A differenza di quel che si crede, infatti, l’acqua non è tutta uguale, e in base agli elementi che contiene ha effetti diversi sul corpo. Se fuori casa ci accontentiamo di acquistare la prima bottiglietta d’acqua che troviamo in un bar qualsiasi, per l’acqua da tavola dobbiamo fare più attenzione e sceglierla con cura.
Le acque da tavola si possono dividere in tre categorie che, all’atto pratico, corrispondono a tre esigenze diffuse:
- acqua diuretica: come indica la definizione, quest’acqua facilita la diuresi e dunque l’eliminazione delle tossine attraverso la minzione, contribuendo a mantenere i reni puliti e allontanando il pericolo renella. L’acqua diuretica per eccellenza è quella oligominerale, cioè con sali minerali presenti da 50 a 500 mg/l;
- acqua depurativa: ha un’azione antinfiammatoria, facilita la digestione e contribuisce a combattere alcune patologie gastrointestinali come stipsi e colon irritabile. L’acqua depurativa contiene bicarbonato superiore a 600 mg/l, e solfati superiori a 200 mg/l;
- acqua anti-gonfiore: la principale caratteristica di quest’acqua è il basso contenuto di sodio, inferiore a 20 mg/l. Il sodio è infatti il responsabile della ritenzione idrica – che contribuisce alla sensazione di pesantezza e all’insorgere della cellulite – e un’acqua che non apporta un alto tasso di sodio aiuta sicuramente a sentirsi più leggeri e in forma.
Per ulteriori informazioni in merito alla scelta dell’acqua da tavola, vi rimandiamo alla lettura degli editoriali di approfondimento su ABCsalute.it, e concludiamo con qualche piccolo consiglio:
- bere un bel bicchiere d’acqua al risveglio, facilita la depurazione dell’organismo;
- per mantenere l’organismo ben idratato, soprattutto in vista dell’estate, bisogna bere dai 2 ai 2,5l d’acqua al giorno;
- leggere l’etichetta delle bottiglie è un ottimo metodo per capire cosa stiamo acquistando, e soprattutto bevendo.
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Dott.ssa Mariangela Fiore