Diventare miliardari con un pezzo di cartone

DODOcase è un'azienda con sede a San Francisco conosciuta per le cover dedicate a smartphone e tablet. La compagnia sta ora puntando alla distribuzione di Google Cardboard, destinato al vasto pubblico curioso di scoprire la VR.

L'azienda, a oggi, ha venduto circa 65.000 kit e adesso sta lanciando una campagna Kickstarter per stimolare la crescita di quello che loro stessi definiscono "realtà virtuale open-source del futuro", che comprende le componenti software open-source per lo sviluppo del web VR, una nuova concezione del Cardboard, il Dodocase Virtual Reality Store ed una maggiore compatibilità con gli smartphone.

L'unità DODOcase è un adattatore smartphone VR incredibilmente semplice che la società ha implementato come progetto open-source di Google I/O 2014 allo scopo di accrescere l'interesse di altri sviluppatori VR su Android.

In questo piano commerciale, però, rimane una stranezza: Google ha distribuito circa 10.000 kit di cartone a I/O e non ha mai avuto intenzione di venderlo come prodotto di consumo abbassando le barriere d'ingresso per gli sviluppatori interessati alla VR su Android. Semplicemente, ha pubblicato i progetti open-source fai da te.

DODOcase, invece, vi ha visto un'opportunità commerciale da rivendere al costo di 20$ poiché, in alcuni casi, questo prezzo risulta più economico rispetto all'acquisto di tutti i componenti della versione fai da te e, quasi certamente, un modo più veloce per far si che l'utente esaudisca la necessità mettere subito le mani sulla VR.

All'Engadget Expand 2014 all'inizio di questo mese, lo stand DODOcase è stato invaso per tutta la durata dell'evento.

Ad oggi l'azienda dichiara di aver venduto visori per circa 1,3 milioni di dollari (che probabilmente è un ricavo inferiore rispetto a quello a cui potrebbe portare l'obiettivo piuttosto audace di vendere 1 milione di unità entro la fine del 2014).

La fine dei Cardboard, a mio parere, rimane ugualmente vicina. Se un po' di cartone incuriosisce così tanto, difficile immaginare cosa potrà accadere con Oculus Rift e Gear VR.