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Divergent

Creato il 07 aprile 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

divergent

Anno: 2014

Distribuzione: Eagle Pictures

Durata: 139′

Genere: Fantascienza

Nazionalità: USA

Regia: Neil Burger

Data di uscita: 3 Aprile 2014

Torna l’inquietante tema della diversità; un argomento ben noto alle narrazioni di fantascienza. Sono stati tratteggiati scenari diversi ma il tema è simile e questo film ne è il classico esempio. Ma è davvero un argomento da fantascienza?  Ogni giorno ci scontriamo con chi è diverso da noi, con chi è fuori dal coro, dal gruppo, dalle regole comportamentali comuni, con gli altri da noi, con i non omologati. La pulsione profonda è quella di annientarli, distruggerli, farli sparire. Il diverso fa paura e il film racconta di un’algida padrona del mondo, abbigliata sobriamente con un tailleur dal taglio classico, che in nome della stabilità e della sicurezza, altro tema molto noto, riduce le persone a dei semplici schiavi. Siamo approdati in una società del futuro nella quale tutti debbono appartenere a gruppi ben configurati dove la norma è far parte di un’identità ben controllata e irreggimentata. Il film ha comunque la funzione ben chiara di un transfert. Difficile parlare di paure che il presente ci pone davanti anche oggi, meglio delegarle a un futuro prossimo nel quale forse non arriveremo mai. Ma il futuro è già oggi. Ognuno fa scelte che lo collocano in qualche categoria, c’è chi sceglie la vita semplice, chi la cultura, chi la politica, chi la forza e l’ardimento o il suo doppio: la violenza.

C’è chi, come uno dei due protagonisti Tobias/Quattro (Theo James) vuole invece tutto questo; vuole essere non solo parte di un gruppo di ardimentosi ma essere un uomo totale senza rinunciare neanche alla dolcezza.  Nella società nella quale l’autrice del libro colloca le sue storie, questo non è possibile. Il giovane si fa tatuare sul corpo i simboli dei gruppi, che rappresentano tutte le componenti della natura umana per non dimenticare le caratteristiche meravigliose e molteplici dell’uomo. Tobias e la giovane allieva Tris, che diverrà sua amica, non vogliono vivere in un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. La storia, per la regia di Neil Burger, si svolge a Chicago in un futuro imprecisato, dove la popolazione è riuscita a trovare finalmente la pace dividendosi in fazioni, ognuna delle quali svolge un preciso ruolo nella società: al momento di compiere un test sulla personalità utile a capire a quale gruppo si è più affini Beatrice Prior (Shailene Woodley) risulta Divergent, cioè non affine ai vari gruppi: i Candidi, i Pacifici, gli Abneganti e gli Intrepidi. Ed è proprio di quest’ultimo gruppo che, con gran fatica, deciderà di provare a far parte. Cambierà il suo nome in Tris, ma presto scoprirà di non trovare neanche con loro la sua giusta collocazione. La protagonista femminile, è davvero una ragazzina comune nella quale tutte le adolescenti del mondo possono identificarsi; ma il suo fondo di ribellione, la spinge a voler fare di testa propria e questo comportamento che per noi è comune, la rende davvero diversa nell’economia del film.

Divergent è il primo capitolo dell’omonima trilogia creata dalla scrittrice americana Veronica Roth. Il libro, pubblicato in America nel 2011 e uscito in Italia per la De Agostini il 22 marzo 2012 è diventato bestseller vendendo più di un milione di copie. Il film a una prima lettura risulta un po’ banale, almeno per chi pratica la fantasy e la fantascienza, ma in realtà ha un quid, che lo rende fuori dalle righe. I protagonisti non sono molto noti, né particolarmente belli e comunque non sono sexy, non ci sono scene di sesso o reiterata ed eccessiva violenza. C’è però per tutto il film una tensione leggerà in direzione del loro amore purissimo, ma, si baciano castamente solo una volta! Non sono questi fatti messi insieme già di per se un elemento di rara originalità?

Alessandra Cesselon 


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