Veronica Roth si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima proprio con Divergent, scritto rubando il tempo agli esami. Ora ha 22 anni, vive vicino a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d’esordio: uscito negli Stati Uniti a maggio 2011, è rimasto nella top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi.
Sito: http://veronicarothbooks.blogspot.it/
The Divergent Trilogy:
1. Divergent, 2012
2. Insurgent, previsto, in America, per maggio 2012
3. terzo volume, a seguire
Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Serie: The Divergent Trilogy, 1
Edito da: DeA
Prezzo: 16.90 €
Genere: Young Adult, Distopico, Urban Fantasy
Pagine: 480 p.
Voto:
Trama: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l’unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c’è un unico tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se reso pubblico – le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l’addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza…
«C’è solo uno specchio a casa mia, dietro un pannello scorrevole nel corridoio al piano di sopra. Secondo le regole della nostra fazione, mi è permesso starci davanti una volta ogni tre mesi, il secondo giorno del mese, quello in cui mia madre mi taglia i capelli. La osservo: appare calma e concentrata. È molto esperta nell’arte di dimenticarsi di sé. Non posso dire lo stesso di me. Mi guardo furtivamente nello specchio. Nel riflesso vedo un viso sfilato, occhi grandi e rotondi e un lungo naso sottile. Sembro ancora una bambina, anche se in non so quale giorno delle ultime settimane ho compiuto sedici anni.»
Recensione
di Nasreen
Divergent di Veronica Roth è il primo romanzo della trilogia distopica young adult The Divergent Trilogy, considerato, almeno fino ad ora, il miglior romanzo fantasy young adult del 2012. I diritti cinematografici sono già stati acquistati dalla Summit Entertainment.
Ambientato in una Chicago del futuro, in Divergent ci ritroviamo in un mondo post bellico che prevede la divisione della città in 5 fazioni a seguito della firma della Grande Pace. Chicago è stata isolata e divisa in raggruppamenti che obbligano i loro membri a consacrare l’esistenza di cinque caratteristiche prescelte che si ritiene siano indispensabili per mantenere la pace: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi.
In tutto questo conosciamo la Abnegante Beatrice Prior, alias Tris, che si ritrova il giorno del suo sedicesimo compleanno a dover effettuare una scelta a seguito di un test psicoattitudinale che restringerà la sua scelta ad un “restare” o “abbandonare”. Beatrice, infatti, come tutti i ragazzi della sua età vengono analizzati e viene detto loro quale fazione si confà maggiormente alla loro indole e, a quel punto, la scelta è solamente quella di andare o fermarsi nella fazione della propria famiglia.
Seguendo il filone che abbiamo trovato nel romanzo Matched, di Ally Condie, anche in Divergent esiste un anomalia, o meglio l’Anomalia. In un mondo dove tutto deve rispettare delle rigide regole che tendono a sopprimere il libero arbitrio, nonché l’ecletticità dell’esistenza stessa umana, ecco che si verifica il fattore disturbante che andrà ad inceppare il gigantesco ingranaggio che è la nuova Chicago. Beatrice, infatti, al test di valutazione non presenta una sola tendenza, ella infatti manifesta ben tre caratteristiche predominanti che fanno di lei una Divergente, qualcuno il cui sistema non permette l’esistenza.
Inizierà così il viaggio di Tris attraverso una serie di scelte e di eventi che si susseguiranno senza sosta portando la ragazza a compiere una scelta molto coraggiosa: abbandonare la propria fazione per affiliarsi agli Intrepidi. Una scelta che la obbligherà a compiere una serie di prove che non decreteranno solamente la sua sopravvivenza ma anche l’ammissione stessa alla sua casata, il tutto ovviamente con un terribile segreto da custodire attentamente, un segreto che potrebbe costarle la sua stessa vita.
Divergent è fantasy distopico così carico di spunti riflessivi che è letteralmente impossibile non coglierli pagina dopo pagina. Può l’uomo realmente innalzare la sua esistenza ad un’unica tendenza caratteriale? È giusto relegare le mille sfaccettature dell’animo umano a poche sensazioni catalogate ed approvate pur di mantenere la pace?E se sì, quali fra coraggio, altruismo, sapienza, sincerità e amicizia sono le caratteristiche migliori, quelle che realmente possono mantenere in equilibrio perfetto l’intera società? Potranno mai coesistere senza cercare naturalmente di sopraffarsi l’uno con gli altri?
Divergent narra la storia di una ragazza che viene posta di fronte ad una scelta e che, alla fine, nonostante ciò non riesce a rinnegare ciò che la rende diversa, speciale e fondamentalmente umana. Farà una scelta, non ignorando mai le caratteristiche delle altre fazioni ma, piuttosto facendole proprie.
Una protagonista di grande spessore, Tris, che sarà impossibile non amare fin dalle prime pagine. Così come ci ritroveremo ad apprezzare tutti i personaggi di questo romanzo che ci vengono presentati così carichi di sfaccettature nonostante la catalogazione in “fazioni”, che saranno impossibili da dimenticare, indipendentemente dal ruolo ricoperto ai fini della trama.
Come è ovvio Divergent ci mostra una serie di possibilità, perfino le loro conseguenze (che Tris e Quattro, i due giovani protagonisti, si troveranno ovviamente a contrastare per il bene della società), ma non ci vincola ad una sola risposta, ci lascia scegliere e dedurre liberamente fra uno pianto disperato e un combattimento, fra un lutto e un nuovo amore.
Una perfetta metafora della vita adolescenziale, arricchito dallo stile semplice ed elegante di Veronica Roth che riesce a catturare l’attenzione del lettore fin dal primo paragrafo, senza possibilità di scampo. Un romanzo crudo, diretto, ma anche capace di commuovere profondamente fra continue scariche di adrenalina, giochi di potere, politica, amicizia, odio, violenze e amore.
Una lettura intensa, appassionante e dal ritmo frenetico che è impossibile non amare, indipendentemente dall’età.