Quelle giovani sapienti e talentuose, dello Chef Gianfranco Bruno (Executive del Relais & Chateaux Villa S. Martino di Martina Franca) guideranno e coordineranno quelle ricche di vita e passione dei ragazzi dell’Associazione Trisomia 21 di Firenze.
IlLaboratorio di cucina è uno dei molteplici che Trisomia 21 ha creato e cura, altri sono dedicati al teatro, alla musica, all’arte.
Quelli che, come noi, per passione e per mestiere, si occupano di cibo, ne segnalano sempre l’aspetto “culturale” nel senso ovvio del conoscere e raccontare abitudini e civiltà di territori e popoli. Un po’ meno si parla dell’aspetto più intimo e profondo del cibo, intriso di forte valenza fattuale e simbolica, quello del “nutrire”, gesto affettivo primario, inciso nel paesaggio emotivo di ogni essere umano.
I gesti della manipolazione del cibo esprimono, in modo più o meno consapevole, la gioia di “creare” una forma, la soddisfazione di dare forma ad una sostanza che andrà a nutrire il bisogno ed il piacere di altri che per questo ci apprezzeranno e ci saranno grati, nutrendoci a loro volta di apprezzamento ed amore. Per limitati che siano questi sentimenti (certo comunque affidati alla sensibilità del singolo..) e conchiusi nello spazio e nel tempo di un convivio, o anche solo di un pasto, costituiscono piccoli semi destinati a germogliare e, se a loro volta nutriti, a crescere.
Crediamo che sia questo a fare della “manipolazione del cibo”, come si legge nel sito di Trisomia 21 (www.trisomia21firenze.it) una “preziosa leva terapeutica” nello sviluppo personale e nell’integrazione lavorativa di queste persone.
La conquista della propria autonomiapersonale inizia dal controllo dei piccoli gesti del quotidiano, diventa “servizio”, in cucina e in sala, mestiere, lavoro, conquista di uno spazio e di un ruolo sociale.
Questa perfetta coincidenza del “buono” (nella sua accezione più ampia e nobile) con il “bello”,rende “extra ordinario” l’evento “Diversamente cotto” (di cui vi alleghiamo immagine, informazioni, menu)e su cui ci auguriamo voglia fermarsi la vostra attenzione.