Forse è la prima volta che mi trovo a recensire il catalogo di una mostra, ma non c’è dubbio che Diversamente vivi sia per me un caso particolare visto che riunisce letteratura, cinema ed inevitabilmente la mia Torino (la mostra omonima è in corso al Museo Nazionale del Cinema fino al 6 febbraio ed il volume è curato da Peppino Ortoleva e Giulia Carluccio – rispettivamente professori del mio primo ed ultimo esame universitario).
Chiarito il cappello che ha portato al post, c’è da dire che Diversamente vivi è un volume (ed una mostra – ed una rassgna cinematografica) di valore enorme per tutti gli amanti dell’horror… sebbene più volte Ortoleva insista nel dire che la mostra non è esclusivamente horror visto che di film di fantasmi (soprattutto ma non solo) ne esistono in generi diversi.
I diversamente vivi sono zombi, vampiri, fantasmi e mummie, cioè tutte quelle entità che prima erano umane ed ora non sono ancora morte, ma vagano in forme diverse per il pianeta più o meno per l’eternità.
Il saggio iniziale di Peppino Ortoleva è molto ampio e capace di una notevole panoramica sull’evoluzione dei succitati mostri nella letteratura prima e nel cinema poi.
Tradizioni, credenze, origini, prime apparizioni, inutile che stia qui a indicare titoli di romanzi, racconti e film di cui abbiamo parlato mille volte e che sarebbe comunque un elenco incompleto.
Giulia Carluccio prende poi il lettore per mano per guidarlo nella storia del cinema, ed il suo intervento è come sempre lucido ed interessante, inevitabilmente incompleto ma ottimo per un’introduzione approfondita per chi vuole avvicinarsi al soggetto ed anche per un buon ripasso per chi il tema lo conosce a menadito.
Il volume è poi ricco di interventi interessanti.
Non ve li elenco ma vi segnalo tra gli altri il saggio di Veronica Innocenti e Guglielmo Pescatore sui non morti nei serial televisivi, quello di Daniele Barbieri sui fumetti e l’interessante pezzo di Giuliana C. Galvagno completamente dedicato al Dracula di Bram Stoker (romanzo che inevitabilmente ritorna mille volte nel volume).
E fanno la loro figura anche i brevi estratti da volumi precedenti che recuperano interventi ed interviste di Tod Browning, Riccardo Freda, Peter Cushing, Roger Corman e altri. Qui davvero vengono fuori le curiosità più interessanti.
Se vi interessa dare uno sguardo a quella che è invece la mostra alla mole vi rimando alla gallery sul mio profilo Facebook.