Dividi et impera. Funziona sempre. Funziona anche per la festa della donna. Le donne oggi vanno divise tra puttane e suore, bionde e more, tra stronze e simpatiche, ma soprattutto tra donne di destra e donne di sinistra, anzi, meglio tra donne berlusconiane e donne antiberlusconiane. Cosi potranno evitare di concentrarsi, tutte insieme, sulle discriminazioni che ancora oggi le affliggono, per esempio un accesso ancora difficile a certe professioni, per esempio un livello di retribuzione ancora più basso di quello degli uomini, per esempio non poter aver avere la piena autodeterminazione sul proprio corpo a causa di leggi fatte da uomini, per esempio dover ancora subire violenze da parte di uomini e dover ancora esserne considerate esse stesse la causa.
Se ci sono donne che hanno fatto carriera grazie a “favori sessuali” sono loro che devono essere condannate non chi ha sfruttato il proprio potere economico o politico per ottenerne i favori e vanno messe contro quelle che invece sono delle sante e non lo farebbero mai, così la battaglia non sarà per ottenere un società nella quale il potere politico ed economico sia più equamente distribuito tra i generi, ma tra donne che si litigano quei pochi posti messi a disposizione per loro dagli uomini di cui sopra.