Forse anch’io a vent’anni, impaurito e impreparato all’inferno attorno a me, avrei premuto il grilletto contro qualcuno in passamontagna pronto a lanciarmi un estintore. Ma se materialmente dietro quella pistola c’era Mario Placanica, alle sue spalle a fare fuoco si nascondevano Scajola e gli alti ranghi delle forze dell’ordine, aiutati dai mass media e dalla loro campagna d’odio e di terrore.
Perciò io scelgo di non essere al posto di Placanica, scelgo di non essere tra quelli che caricano un corteo pacifico con una camionetta, tra quelli che assaltano la Diaz, quelli che massacrano di botte un ragazzo per uno spinello o lanciano sassi e gas illegali a chi protesta per la sua terra. Scelgo di non essere tra quelli che difendono la patria a migliaia di chilometri di distanza, tra quelli che dicono “pace” ma fanno la guerra, quelli che depredano popoli della loro sovranità e delle loro risorse senza nemmeno farsi delle domande.
Scelgo di rifiutare gli ordini, la P2 e Gladio, scelgo di non indossare una divisa imbrattata di sangue altrui.
-m4p-
Dedicato a Manuel.