Il mondo è donna! Laureate, sposate con figli, in carriera e con stipendi che a volte superano di gran lunga quelli dei mariti relegati a ruoli più “domestici” di quelli di un tempo che fu, laddove l’uomo era quello che portava lo stipendio a casa e la donna si occupava dei figli e delle faccende domestiche! Ma i tempi cambiano. Così come i ruoli all’interno della coppia. E se fino a qualche anno fa era lui a portare i pantaloni in casa al giorno d’oggi li portano anche le donne Allora, in caso di separazione della coppia, non è poi così “raro” per una ex moglie ritrovarsi a versare l'assegno mensile all'ex marito perché guadagna più di lui. E’ senza ombra di dubbio il segnale tangibile dell'emancipazione femminile e della carriera delle donne sempre più in ascesa!. Resta il fatto che nel 2011-2012 in 4 casi su 100 il “povero” marito si è ritrovato ad incassare il mantenimento da parte dell'ex moglie, evidentemente più benestante. Un'impennata rispetto al 2004 quando l'assegno veniva versato dall'1,5% delle donne separate. Più che raddoppiati, quindi, i casi. A ritrarre questa rivoluzione sociale e famigliare, è l'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani che, dati alla mano, registra un calo vertiginoso anche nel numero degli assegni previsti dopo una separazione: “Fino agli anni 60 - spiegano i matrimonialisti dell'Ami - nel 70% dei casi le mogli separate o divorziate ricevevano il mantenimento, oggi la situazione è radicalmente cambiata: l'assegno per il coniuge sta diventando quasi un'eccezione. Secondo i dati Istat, nel 20% dei casi le separazioni si sono concluse prevedendo un assegno mensile per il coniuge”. E, per i furbetti del mantenimento, non resta che adeguarsi. È caduto il mito del marito che non accetta lo stipendio più alto della moglie e aumentano i cacciatori di dote, alla ricerca di una pollastra da spennare. Molto più ricca e, perché no, molto più anziana.
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Il mondo è donna! Laureate, sposate con figli, in carriera e con stipendi che a volte superano di gran lunga quelli dei mariti relegati a ruoli più “domestici” di quelli di un tempo che fu, laddove l’uomo era quello che portava lo stipendio a casa e la donna si occupava dei figli e delle faccende domestiche! Ma i tempi cambiano. Così come i ruoli all’interno della coppia. E se fino a qualche anno fa era lui a portare i pantaloni in casa al giorno d’oggi li portano anche le donne Allora, in caso di separazione della coppia, non è poi così “raro” per una ex moglie ritrovarsi a versare l'assegno mensile all'ex marito perché guadagna più di lui. E’ senza ombra di dubbio il segnale tangibile dell'emancipazione femminile e della carriera delle donne sempre più in ascesa!. Resta il fatto che nel 2011-2012 in 4 casi su 100 il “povero” marito si è ritrovato ad incassare il mantenimento da parte dell'ex moglie, evidentemente più benestante. Un'impennata rispetto al 2004 quando l'assegno veniva versato dall'1,5% delle donne separate. Più che raddoppiati, quindi, i casi. A ritrarre questa rivoluzione sociale e famigliare, è l'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani che, dati alla mano, registra un calo vertiginoso anche nel numero degli assegni previsti dopo una separazione: “Fino agli anni 60 - spiegano i matrimonialisti dell'Ami - nel 70% dei casi le mogli separate o divorziate ricevevano il mantenimento, oggi la situazione è radicalmente cambiata: l'assegno per il coniuge sta diventando quasi un'eccezione. Secondo i dati Istat, nel 20% dei casi le separazioni si sono concluse prevedendo un assegno mensile per il coniuge”. E, per i furbetti del mantenimento, non resta che adeguarsi. È caduto il mito del marito che non accetta lo stipendio più alto della moglie e aumentano i cacciatori di dote, alla ricerca di una pollastra da spennare. Molto più ricca e, perché no, molto più anziana.
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