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Divulgazione scientifica: prendono il via le attività

Creato il 22 ottobre 2014 da Alessandro Ligas @TTecnologico

In natura, quasi tutte le forme sono rugose. Hanno aspetti squisitamente irregolari e frammentati, non sono più elaborati della meraviglia antica di Euclide, ma molto più complessi. Per secoli l’idea di misurare la rugosità è stata un sogno vano. È uno dei sogni a cui ho dedicato tutta la mia ricerca scientifica.
Lasciate che mi presenti , sono, per così dire, un guerriero della scienza, ed adesso un uomo anziano; ho scritto tanto ed ho sempre avuto un pubblico eterogeneo. Così, permettetemi di raccontarvi, in questa autobiografica chi penso di essere e come sono arrivato a lavorare per tanti anni sulla prima teoria della rugosità. La mia ricompensa è stata vederla integrarsi in una teoria della bellezza
” (Benoit Mandelbrot, lo scopritore dei frattali, in “La formula della bellezza”, Feltrinelli, 2014)

“La scienza può sedurre e affascinare, se raccontata nel modo giusto”. (Marco Boscolo)

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Questa mattina presso l’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna si è tenuta la presentazione del progetto regionale di divulgazione scientifica del 2015 realizzato da Sardegna Ricerche, con il contributo dell’Assessorato.

L’obiettivo è quello di “avvicinare i cittadini, e in particolare i giovani, alla scienza e informarli sulle eccellenze sarde in questo campo“, afferma Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche. Promuovendo la partecipazione ai temi della scienza e dell’innovazione tecnologica al grande pubblico si crea un dialogo fra il mondo della ricerca e la società costruendo una cittadinanza sempre più attiva stimolando il dibattito sulle principali tematiche tecnico scientifiche, favorendo contestualmente la scelta di percorsi formativi ad orientamento scientifico da parte degli studenti.

Marco Boscolo, scrive per Wired e si occupo di comunicazione scientifica da anni, ha sottolineato che “oggi non ci si può più accontentare di una comunicazione top down, quella dei ricercatori. C’è bisogno di fare un salto di qualità. La divulgazione della scienza è un tema di grande attualità”.Continua Marco, citando Benoit Mandelbrot, lo scopritore dei frattali, in “La formula della bellezza” “La matematica e la scienza, se raccontate in modo giusto, possono sedurre”.

La volontà di proseguire anche quest’anno con le attività di divulgazione scientifica” – spiega Maria Paola Corona, – “corrisponde ad una specifica esigenza che Sardegna Ricerche avverte in maniera sempre più pressante e non solo per doveri istituzionali, cioè quella di sostenere, da un lato, la ricerca e l’innovazione in tutte le sue applicazioni, ma dall’altro, con altrettanta forza, la diffusione culturale e scientifica, sul territorio, dei vantaggi economici e sociali che le innovazioni hanno introdotto e sempre più introdurranno in ogni ambito della nostra vita. La disseminazione della conoscenza” – prosegue la dott.ssa Corona – “in tutte le sue possibili e molteplici forme e la consapevolezza sociale sui risultati ottenuti in termini di innovazione e progresso tecnologico, rappresenta il presupposto necessario per lo sviluppo economico nel nostro territorio. Credo con forza nelle potenzialità della Sardegna in questi campi e credo altresì che la conoscenza di queste potenzialità debba appartenere ad una platea di cittadini più vasta possibile in modo tale che possano più agevolmente innescarsi quei processi democratici di scelta e programmazione verso un nuovo sviluppo possibile della nostra Regione e per la sua “nuova” rinascita”.

Le attività in programma sono tante e si parte subito, sabato 25 Ottobre alle ore 17.00, con la rassegna “Dialoghi di scienza“, un ciclo di incontri durante i quali scienziati e cittadini, ricercatori e semplici curiosi si incontrano davanti a un caffè per chiacchierare di scienza, medicina e innovazioni tecnologiche.

Sabato si parlerà di “Troppi farmaci ai bambini” con Maurizio Bonati, farmacologo e pediatra, capo del dipartimento di Salute Pubblica del “Mario Negri” di Milano, e con Gaetano Di Chiara, Professore ordinario di Farmacoterapia al dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari.

Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione afferma “la facilitazione dell’approccio ai temi scientifici, la diffusione degli stessi con metodologie inclusive, il coinvolgimento di tutti gli strati della società sarda a queste tematiche è uno dei temi portanti dell’azione dell’Amministrazione regionale, perché è forte la consapevolezza che solo attraverso la circolazione della conoscenza e la messa a valore delle intelligenze presenti la Sardegna può con successo avviare una nuova stagione di sviluppo”.

Tra le attività in corso di organizzazione il 18 e 19 Aprile si sta preparando una “Due giorni dedicata alla Scienza” con conferenze, laboratori per bambini, esposizioni, webinar e tanto altro. Due giorni che presentano la scienza e la tecnologia con percorsi artistici, scientifici e tecnologici che metteranno a nudo le nuove frontiere della creatività. Dobbiamo ricordarci che la scienza, le innovazioni e la ricerca fanno parte del nostro quotidiano e non sono slegate alla nostra realtà. Inoltre si sta organizzando il premio “Science Award” che si pone l’obiettivo di riconoscere e sostenere il miglior progetto di divulgazione scientifica sul territorio sardo attraverso l’utilizzo di metodologie tradizionale e nuovi media. Non soltanto. Per poter stimolare l’interesse e la curiosità nei confronti della ricerca scientifica favorendo lo sviluppo di nuove competenze si sta definendo un programma di Summer Studentship, rivolto agli studenti delle scuole secondarie, della durata di cinque giorni da svolgersi nel periodo estivo presso i centri di ricerca regionali e partecipati da Sardegna Ricerche.

Ulteriori informazioni sui Science Cafè

Alessandro Ligas


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