Le candide infiorescenze
di Hydrangea arborescens‘Annabelle’, ad agosto iniziano a virare verso il verde acido, sono forse ancora più belle, ogni anno le taglio in questo periodo per farle essiccare e portarle in casa ospitate in grandi cesti di castagno.
In ricordo dell’arte topiaria, ho realizzato una semplicissima composizione formale che gioca con le infiorescenze globose dell’Hydrangea.
Ars topiaria dal latino è una tipologia di potatura geometrica del verde nata all’epoca dell’Antica Roma che vede il suo trionfo nel XVI e XVII secolo nei giardini all’italiana dove l’elemento vegetale è assoggettato al volere dell’uomo che lo plasma a piacimento in forme artificiali. La composizione, è su disegno classico spesso utilizzato dalle mie insegnanti del Garden Club di Savona nel quale ho l’onore di far parte del consiglio direttivo.Occorrente
- 4 infiorescenze globose di Hydrangea
- 1 piccola canna di bambù
- filo di ferro da fiorista
- guttaperca (nastro adesivo da fiorista)
Noterete che ogni singola infiorescenza è formata da tante ramificazioni, cercate di stringerle con il fil di ferro al fine di rendere il fiore più compatto e donargli una forma più sferica possibile.
Fermare la sfera appena formata sull’estremità di una piccola canna di bambù, a circa 10 centimetri di distanza dalla sfera legare con fil di ferro altri tre steli fioriti cercando di disporli a cerchio attorno alla canna.
Fasciare i gambi con la guttaperca per fissarli ulteriormente alla canna e tagliare le parti in eccedenza.
Prima di inserirli nel vaso porre al suo interno un bicchiere o un vasetto con un po’ d’acqua per far essiccare perfettamente l’Hydrangea.
Il vaso Mediceo è forse ancora più indicato per questa tipologia di decorazione.