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Dizionario delle mafie, venerdì la presentazione a Torino al Salone del Libro

Creato il 15 maggio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Si terrà venerdì 17 la presentazione, presso il salone del libro di Torino, del Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia.

Dizionario delle mafie, venerdì la presentazione a Torino al Salone del Libro
Un Dizionario enciclopedico curato da Claudio Camarca che attraverso migliaia di voci configura una mappa scientifica della criminalità organizzata in Italia, per la prima volta ricostruita nelle sue articolazioni: i personaggi, le cosche, gli inquirenti, le vittime, i fatti, i luoghi, i processi, l’economia, le collusioni. Alla stesura hanno partecipato anche il giornalista trapanese Rino Giacalone, una delle penne più graffianti del giornalismo siciliano inflessibile nel raccontare le vicende di mafia del territorio trapanese e palermitano, e il dirigente della sezione anticrimine della Questura di Trapani Giuseppe Linares che ha scritto un testo su Matteo Messina Denaro e sulle peculiarità della mafia trapanese. E’ un’opera, quindi, che non ha precedenti, il DEM infatti fornisce un completo repertorio alfabetico in cui la trattazione delle voci si estende oltre la semplice definizione del termine, fornendo quindi una più esaurente informazione su tutte le nozioni, gli accadimenti, i personaggi riguardanti il mondo correlato alla criminalità organizzata. Nero su bianco tutti coloro che a vario titolo si sono venuti a trovare coinvolti con le organizzazioni criminali. Siano essi affiliati delle bande. Siano essi vittime della violenza. Siano oppositori. Siano imputati di procedimenti giudiziari che vedano al centro del dibattimento azioni legate alla realtà del crimine organizzato. All’interno dell’opera sono presenti delle brevi biografie di personalità che per la loro attività sono diventate simbolo dell’anti Stato, come del vero e proprio Stato di Diritto: da un lato Bernardo Provenzano, dall’altro Pio La Torre. Nelle voci di più ampio respiro, si troverà un breve inquadramento storico/politico. Arricchito, nel caso di bande criminali riconoscibili attraverso il cognome del cosiddetto capofamiglia, da un vero e proprio albero genealogico, che tiene conto anche dell’apparentamento a tale banda di personaggi non legati da vincoli di sangue, bensì da affari e interessi comuni.


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