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Django – l’originale

Da Loredana V. @lorysmart

Django1966

Sono una fan di Quentin Tarantino.

Lo so, i suoi film sono violenti, con tanto di quel sangue al limite dello splatter, però mi piacciono incondizionatamente, tanto che ad eccezione dell’ultimo (non ancora uscito in DVD) e di Four rooms, sono tutti presenti nella mia videoteca. Quentin poi è un maestro nell’inserire scene che rimandano ad altri capolavori del passato: ha attinto a piene mani dalla cinematografia statunitense del passato, da quella giapponese e, ultimamente, dagli spaghetti-western (del quale è un grande estimatore), ma spesso ci sono molti riferimenti anche ai suoi stessi film precedenti.

Qualche sera fa quindi ci siamo rivisti il DVD di Django Unchained, e la cosa mi ha lasciato incuriosita: ho voluto quindi informarmi sul Django “originale”, il film di Sergio Corbucci interpretato da Franco Nero.

Detto, fatto: un clic su Amazon e il DVD è stato ordinato, assieme ad altri di quel genere. Il film è del 1966…non so quindi se all’epoca l’avessi visto o meno, credo proprio di no. Solitamente le vecchie pellicole – piene di graffi e pezzi mancanti – venivano proiettate nei cinema parrocchiali, ma questo non era certamente il genere che i preti degli oratòri preferivano far vedere ai ragazzini. In effetti, a parte l’ambientazione davvero squallida, con il protagonista (un Franco Nero che si trascina una bara dietro alle spalle, sporco, lacero ed infangato, ma nonostante tutto davvero bello), i morti sono davvero un’enormità, talmente tanti che non si possono nemmeno contare.

Non racconto la trama: la si può leggere qui sul link https://it.wikipedia.org/wiki/Django .

La colonna sonora – di Bacalov – è davvero bella, non per altro Tarantino l’ha riproposta tale e quale nel suo Diango Unchained (e anche là i morti non si contano :-) ).

Inoltre Franco Nero è stato gratificato dallo stesso Tarantino con un cameo nella sua opera, quasi a rappresentare una continuità tra il nostro ed il suo film, un omaggio a quello che hanno rappresentato i western all’italiana nella vita del regista americano.

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Beh, mi aspetta una settimana di spaghetti-western… Seguiranno infatti “Diango il ritorno”, sempre con Franco Nero, “Una pistola per Ringo”, “Il ritorno di Ringo” e “Vivi o preferibilmente morti” con Giuliano Gemma. Non saranno all’altezza dei film di Sergio Leone, ma sono comunque una pietra miliare del nostro cinema, apprezzati più all’estero che dai critici nostrani.


Archiviato in:cinema teatro e televisione, Musica Tagged: Bacalov, Django, Django Unchained, Franco Nero, Quentin Tarantino, Rocky Roberts, Sergio Corbucci

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