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Djokovic ed azarenka in australia, come un anno fa

Creato il 28 gennaio 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Nicola Pucci

Niente di nuovo sotto il sole australiano: come dodici mesi orsono, Novak Djokovic e Viktoria Azarenka impreziosiscono col loro nome la bacheca dei trionfatori agli Open d’Australia, confermandosi sovrani del tennis. Ma se Nole con il successo finale ha chiuso due settimane complicate più nel suo sviluppo che nell’atto conclusivo, Vika deve benedire l’handicap alla caviglia sinistra lesionata della cinese Li Na ad inizio secondo set, infortunio che ha limitato il rendimento della degnissima avversaria di finale della ragazza di Minsk.

DJOKOVIC ED AZARENKA IN AUSTRALIA, COME UN ANNO FA

Roberta Vinci e Sara Errani con il trofeo degli Open d’Australia – sport.sky.it

Mi sia concesso, però, avviare questo breve rendiconto del primo Slam di stagione dalle nostre due donne con racchette d’oro, Sara Errani e Roberta Vinci. Sì, cari amici, le doppiste di casa nostra acchiappano il titolo a Melbourne triplicando dopo Roland GarrosUS Open 2012 liquidando strada facendo le sorelle Williams con la rimonta ormai quasi impossibile da 3-6 3-5 sotto nei quarti. In finale le azzurre sconfiggono la coppia Barty/Dellacqua, beniamine di casa, e tornano a far sventolare il tricolore tra i cieli del tennis in gonnella. Son loro le più forti del doppio, c’è poco da obiettare.

DJOKOVIC ED AZARENKA IN AUSTRALIA, COME UN ANNO FA

Djokovic – da outdoorblog.it

Torniamo a Djokovic, che nel frattempo sopravvive negli ottavi al tentativo di regicidio operato dallo svizzero di riserva, il Wawrinka dall’incantevole rovescio ad una mano: Stanislao va avanti 6-1 5-2, perde di rincorsa il secondo set che poteva valere il colpaccio, si inerpica al quinto dove il serbo ha grinta, coraggio, istinto del killer, soprattutto benzina nelle muscolature d’acciaio per imporsi 12-10 dopo cinque ore e passa di botte da fondocampo. Berdych e Ferrer nei quarti e in semifinale confermano di essere i primi tra i rincalzi ma di non avere armi per esser pure vincenti ad altissimo livello, in finale l’Andy scozzese, Murray, carnefice del “magnificoFederer, torna tremebondo dopo aver vinto il primo set al tie-break e si inchina col punteggio di 6-7 7-6 6-3 6-3. Nole incassa il terzo successo consecutivo, il quarto nella terra dei canguri, e grida al mondo che forse la dittatura serba, con Federer agli sgoccioli e Nadal col fisico a pezzi, è iniziata.

DJOKOVIC ED AZARENKA IN AUSTRALIA, COME UN ANNO FA

Viktoria Azarenka – da ubitennis.com

Tra le fanciulle Serena Williams, mai più sconfitta dal Roland Garros 2012, capeggiava i pronostici ma un risentimento alla spalla destra ne hanno interrotta la serie vincente nel match dei quarti con l’erede designata, Sloane Stephens, diciannovenne della Florida. Che realizza l’exploit della sua ancor giovane vita tennistica, vola in semifinale per poi cedere di schianto con Azarenka. L’alternativa più probabile pareva Maria Sharapova, intrattabile fino alle semifinali, ma che si è spenta travolta dall’eccellente, rigenerata Li Na, tornata a brillare come ai tempi del successo parigino. La cinese si è guadagnata la finale con il punteggio di 6-2 6-2 e sull’onda dell’entusiasmo anche il primo set con Azarenka prima dell’improvvido scivolone sulla cavaglia che ne ha spento l’illusione della vittoria. La bielorussa ha beneficiato dell’aiuto della sorte recuperando lo svantaggio ed incassando così il secondo titolo in carriera in un torneo del Grande Slam.


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