Magazine Medicina

DK13 – Qualche Esempio Pratico Di Desincronizzazione.

Creato il 28 marzo 2014 da Lucavannetiello

 muto sordo cieco

Quando un bambino, anche adulto in verità, è arrabbiato, nervoso o felice, eccitato, la sua fisiologia è la stessa. Cioè, il battito cardiaco è accelerato, suda, respira rapidamente, ha una determinata produzione di ormoni che vanno in circolo, non riesce a stare fermo, deve muoversi, gli si contrae la pancia, magari contrae i muscoli ecc.

Come fa a sapere se è bello sentirsi così? Oppure è terribile e triste sentirsi così? Come fa a sapere se la stessa reazione che vede in un compagno, un fratello o un genitore è di gioia o sconforto. E come fa a sapere come comportarsi di conseguenza? Per poter rispondere a queste domande bisogna che il cervello si organizzi per riconoscere il proprio corpo, per leggere il linguaggio del corpo degli altri, deve decidere se piangere o ridere in risposta alle cose che sente, vede, immagina ecc. e quando lo ha deciso si comporta di conseguenza.

Quando il cervello si desincronizza si può avere lo scenario che una barzelletta o una scena comica per tutti, non significhi nulla per chi è in disconnessione funzionale. Oppure fare un rimprovero con tanto di enfasi a una bambino con disconnessione funzionale può sembrare di averlo fatto ad un muto, sordo e cieco, perché la reazione del bambino è indifferente alla gravità del rimprovero. È verosimile che sia inutile insistere, è come parlare una lingua che non capisce. Anzi è proprio così: è una lingua che non capisce e reagisce di conseguenza.

Potete da soli fare un gioco di immaginazione: a quante funzioni cerebrali riuscite a pensare che sono direttamente connesse tra loro (potete anche sbagliare non importa in questo gioco). Fatto? Bene. Ora mischiatele in qualsiasi combinazione, avrete prodotto il vostro personale modello di disconnessione funzionale cerebrale.

Continua…


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog