La visione processa le immagini con due sistemi complementari. Il Dove e il Cosa. Il Dove è la realizzazione dell’ambiente nella sua interezza: la foresta, il mare aperto, una strada con palazzi. Il Cosa esplora il dettaglio: l’albero, la barca in mezzo al mare, un’insegna. Un cervello desincronizzato, disconnesso, magari riconosce la foresta, ma non il singolo albero. Magari riesce a leggere un testo correttamente e brillantemente ma non ne capisce il significato.
L’udito analogamente alla visione elabora suoni di base e ad un livello più alto. Cioè come con il sistema del Dove e Cosa del processo delle immagini visive, quelle uditive vengono processate per sapere da dove viene il suono nello spazio circostante e che tipo significato ha. Il primo localizza il suono nello spazio e dà un idea del tono ma non riconosce parole specifiche. Il secondo focalizza sul dettaglio sonoro, delle lettere che formano una parola.
C’è un bel test che può essere fatto per testare la velocità di trasferimento dello stimolo visivo e sonoro che ci può dare un’idea della disconnessione.
Se si fa sentire un battito di mani e poi vedere un flash di luce a bambini senza problemi di percezione sensoriale, questi sapranno correttamente dire quale stimolo è partito per primo. Al contrario bambini con compromissione dei processi uditivi riferivano che il suono e la luce erano partiti allo stesso momento, a meno che non si fossero fatti passare almeno 2-3 secondi tra il battito delle mani e il flash. Questi bambini nella ricerca eseguita avevano tutti una diagnosi di autismo, o ADHD, o dislessia. O meglio una diagnosi di disconnessione funzionale.
Contiuna…