Dl lavoro: è sì dal Senato
La maggioranza è ristretta, ma il Dl Lavoro passa. Sono stati 158 i voti favorevoli al Senato sulle riforme del mercato del lavoro, portate avanti dal Governo Renzi. E 122 i contrari.
Un decreto legge controverso, che ha visto sperticate lodi ma anche durissime critiche, modifiche e ritrattazioni.
Il Senato, insomma, dice sì. Ma non senza proteste.
I senatori del Movimento 5 Stelle si sono incatenati, ammanettandosi gli uni agli altri, ai banchi. Sul petto le loro magliette riportavano “SchiaVi mai”.
“Oggi è finita la democrazia” hanno ribadito più volte.
“Creerà occupazione, basta con l’ostruzionismo” ha replicato il Partito Democratico.
Proteste e critiche dure anche da Forza Italia e Sel.
La bagarre in aula è comunque durata pochi minuti e subito si è tornati al voto. Non dopo, però, alcune battute di Roberto Calderoli: “Con quei fisici è meglio se non fate spogliarelli. Ora chiamiamo un fabbro e in un modo o nell’altro ve ne andate da qui”.
Il dl sul lavoro dovrà ora tornare alla Camera, in modo da poter approvare le modifiche appena apportate al Senato. Data di scadenza: 19 maggio. Entro quel giorno, la Camera dovrà pronunciarsi.
Intanto, il ministro del lavoro Poletti di dimostra ottimista: “Ce la faremo, i tempi ce lo permettono”.