Molte imprese sono in difficoltà economica anche per i ritardati pagamenti delle PA. Per questo motivo i relatori Simona Vicari del Pdl (la stessa del cosiddetto ddl Vicari sulle competenze dei geometri) e Filippo Bubbico del Pd hanno presentato un emendamento al Decreto Sviluppo bis in base al quale saranno ammesse alle gare d’appalto le imprese che non possono esibire il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e con difficoltà economiche accertate.
L’emendamento al Decreto Sviluppo bis è stato depositato in Commissione Industria del Senato. Con un decreto del Ministro dell’Economia, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno definite “le misure per consentire alle imprese, che alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, non sono in possesso del Documento unico di regolarità contributiva in ragione di comprovate difficoltà economiche e finanziarie dovute anche a ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione e che per tali ragioni risultino debitrici nei confronti degli enti previdenziali ed assistenziali e dell’Agenzia delle entrate e che non sono mai state fatte oggetto di provvedimenti per fatti riconducibili a condotte illecite volte ad evadere gli obblighi fiscali previdenziali e contributivi, la partecipazione alle procedure di affidamento per la fornitura di beni e servizi e per la realizzazione di lavori, dichiarando la propria condizione all’atto della domanda o accettazione dell’invito”.
C’è anche un’altra novità, che in realtà non è tale ma è una reintroduzione: nell’emendamento viene introdotta nuovamenete la facoltà di presentare il documento unico di regolarità contributiva per il pagamento dello stato di avanzamento dei lavori o per l’aggiudicazione dei contratti d’appalto.