23 agosto 1927: la “più grande democrazia del mondo” metteva a morte Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, come atto conclusivo di una vicenda paragiudiziaria inquinata dal razzismo e dal pregiudizio. Quasi un secolo dopo, il nostro Paese ricorda i suoi martiri mettendo in libertà Amanda Knox, per le pressioni esercitate dalla spocchiosa consorte di un politico famoso. Vero e proprio stato “clientes”, l’Italia attende ancora una Dottrina Sinatra che riscatti quella dignità ipotecata in un pomeriggio jaltiano. Nel frattempo, i filo-americani con l’anello al naso rimangono fieramente inchiodati alla Guerra Fredda