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Dobbiamo parlare di Sergio Rubini: la recensione

Creato il 16 novembre 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

35234765_dobbiamo-parlare-un-film-di-sergio-rubini-trailer-poster-1Il battibecco dialettico si consuma nelle “stanze-bene” di Roma

Film diretto e interpretato da Sergio Rubini, Dobbiamo parlare è una sorta di Carnage all’italiana. Frustrazioni, moralismi, rivelazioni e tradimenti si susseguono in un lussuoso appartamento di Roma; una pellicola dalla forte impostazione teatrale, che ribalta i ruoli e che dà adeguatamente spazio a ogni carattere.

Vanni e Linda vivono in affitto in un attico del centro romano. Una sera va a trovarli Costanza, una loro amica disperata, che dice loro che l’egocentrico marito Alfredo la tradisce. Da quel momento Vanni e Linda verrano “sequestrati” in casa dai due amici, che si fanno la guerra senza esclusione di colpi.

Oltremodo verboso, Dobbiamo parlare è teatro trasportato al cinema. Tratto dallo spettacolo teatrale Provando…dobbiamo parlare, realizzato dallo stesso Rubini, il film è preciso nelle caratterizzazioni e puntuale nella carneficina dialettica che ostenta. Ci sono frustrazioni, bugie e apparizioni improvvise e il tutto si consuma all’interno di quattro mura lussuose, ma decadenti.

Dobbiamo parlare è apprezzabile e divertente, è rivelatore e sfacciato e di conseguenza non si può che scrivere ogni bene di una pellicola di questa tipologia; e come se non bastasse, all’interno del film si trovano attori di livello, che sono in grado di tenere la scena in modo lodevole. Tuttavia cosa non convince appieno del prodotto di Rubini? Forse il lato, forzatamente, macchiettistico dei suoi personaggi (il chirurgo è l’esasperazione del sapere e del tronfio narcisismo, la dermatologa napoletana è molto “teatrale”, lo scrittore sa parlare bene e la ghostwriter è schiva e riservata), che incarnano stereotipie che inizialmente fanno ridere, successivamente fanno sorridere, mentre alla lunga si rivelano un impedimento.

Dobbiamo parlare è un ironico spaccato della borghesia dei giorni nostri. Lo spettatore si diverte ad ascoltare soprattutto gli sproloqui del personaggio interpretato da Bentivoglio, ma si ha la netta sensazione che la pellicola sia un gigantesco esercizio di stile e bravura recitativa e che non porti a nulla di realmente concreto. Al netto della somma Dobbiamo parlare è un film incompiuto, che continua a perpetrare le identiche situazioni all’infinito, senza mai trovare una soluzione definitiva. Tuttavia a volte si ha la sensazione che la vita stessa ci ponga davanti a degli ostacoli che non vogliamo affrontare, ma che debitamente schiviamo. Dobbiamo parlare schiva gli ostacoli e finisce per essere una bolla di sapone, ben architettata e costruita, ma pur sempre una bolla di sapone.

Uscita al cinema: 19 novembre 2015

Voto: ***


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