la professoressa Ripamonti nel ruolo di una testimone
la prof Perini nel ruolo del commissario
Aula magna gremita di studenti e future matricole, curiose, nel pomeriggio di ieri, per la simulazione processuale, ispirata alle inchieste del commissario Maigret. «Un modo decisamente più coinvolgente» afferma la professoressa Francesca Ruggieri, docente di procedura penale: «ma anche più semplice per capire il funzionamento del meccanismo processuale, per chi non ha mai avuto contatti con il diritto». Certo, però, l'attenzione degli studenti era tutta sui professori, i quali si sono messi in gioco, ed hanno recitato il ruolo di avvocati e testimoni. Una performance che ha portato addirittura il pubblico, nel ruolo di giudice ultimo, che avrebbe deciso se condannare o assolvere l'imputato a stravolgere anche il racconto da cui era tratta la simulazione: lì l'imputato fu condannato, venerdì assolto con 32 voti a favore e solo 9 per la condanna.Vero è che, nelle aule di tribunale, i testimoni non dovrebbero ricevere suggerimenti dal pubblico, e certo, forse il proprio nome se lo ricordano, però per questa volta promuoviamo i testimoni che ieri si sono cimentati a dar vita a barboni, anatomopatologi e commissari.
Invalutabili Marcolini, Ruggeri e Colombo: troppo facili per loro i ruoli rispettivamente di avvocato difensore, giudice e pm. Un bel 28 alla professoressa Ripamonti, che non solo si è calata nella parte ed ha dimostrato di aver studiato, ma ha dato il meglio di sé interpretando una clochard un po' brilla; 28, però, non di più: ha dimenticato qualche data, e un nome. Alla professoressa Perini, anche lei docente di diritto penale, non possiamo dare tantissimo: ha studiato ma forse no si è applicata, troppi suggerimenti dal pubblico e si è dimenticata la risposta ad una domanda che le è stata formulata per ben tre volte. Premiamo la simpatia, e il coraggio ma non possiamo darle più di 20, noi le consigliamo di rifiutare e presentarsi al prossimo open day, dove sicuramente andrà meglio.
Eppure, la giuria popolare, che ha avuto l'opportunità di vedere "l'altra faccia dei prof" ha apprezzato, tra le risate e il clima di spensieratezza che caratterizza l'open day, il loro coraggio e l'umorismo.
Valentina Nichele