Il male non sempre trionfa, neppure nei romanzi di Stephen King. L’autore americano riprende in mano uno dei suoi romanzi più popolari, Shining, e ne scrive il seguito. In Doctor Sleep ritroviamo Danny Torrance dopo l’incendio che ha distrutto l’Overlook Hotel, uccidendo il padre Jack e lasciando la madre Wendy con gravi ferite. Danny, invece, rimane profondamente minato nella psiche. Lo shining, la luccicanza, lo divora, scatenando incubi e visioni, assieme all’amore per la bottiglia ereditato dal padre. Una volta adulto, Danny cerca nell’alcol un modo per cancellare gli orribili ricordi del passato e, più beve, più tocca il fondo.
Dopo una vita on the road, il protagonista si ferma in un luogo in cui si sente chiamato e dove inizia un processo di rigenerazione, entrando negli Alcolisti Anonimi e trovando impiego presso l’ospizio locale, dove usa le sue doti per far trapassare in pace i moribondi (da cui il soprannome nel titolo). Lì conosce Abra, una bambina dotata di uno shining potentissimo che lo coinvolge in una lotta spietata contro il male, incarnato nella setta itinerante The True Knot e nella sua guida, Rose The Hat, bellissima e crudele, che non esita a rapire e torturare bambini dotati di alto livello di shining pur di assicurare l’immortalità al suo gruppo.
Doctor Sleep è il romanzo della maturità di King, forse non agghiacciante come i precedenti, ma ricco di suspance e capace di coinvolgere ed emozionare il lettore. Più che un horror, Doctor Sleep è la storia di un uomo che sconfigge l’orrore che ha dentro.