Doctor Sleep – Stephen King

Creato il 12 marzo 2014 da Linda Ferrando

Quanti di noi leggendo o guardando un sequel di un romanzo o di un film sono partiti prevenuti per poi commentare immancabilmente con un “era meglio il primo”? Io stessa molte volte ho fatto così e ho pensato la stessa cosa prima di iniziare il sequel di Shining credendo fosse impossibile anche solo avvicinarsi ai suoi livelli di maestria. Beh, mi sbagliavo!

È lo stesso King ad ammettere che spesso si era chiesto che fine avesse fatto Dan Torrance, e del bisogno di scrivere questo libro per scoprirlo. La cosa che più vi colpirà se deciderete di leggerlo, è il totale cambiamento rispetto a Shining. Il King di Doctor Sleep è davvero un King diverso tanto da sembrare un altro autore. E con ciò voglio dire che amo entrambi i King proprio per la loro diversità. È evidente che Shining venne scritto in un momento più cupo della vita di King (lui stesso ammette di aver avuto problemi di alcolismo all’epoca) mentre il King odierno è un uomo ormai soddisfatto di sé, fatto e finito e ciò traspare chiaramente dalle righe.

Come al solito King riesce nell’impresa di creare un’atmosfera unica nel suo genere, con personaggi totalmente fuori dal comune: si va da uno sponsor degli AA ad una ragazzina che in quanto a luccicanza brilla come un faro nella notte per passare a una crudele donna con tanto di cilindro sulla testa. La vera novità è infatti quella del nemico materializzato: esistono ancora le “entità” – anzi ne ritroveremo alcune che già ci avevano fatto compagnia nei nostri incubi – ma i veri antagonisti sono in carne e ossa (o quasi). Si fanno chiamare il Vero Nodo e si spostano in camper e roulotte in un eterno coast to coast, all’apparenza come semplici turisti.

E poi ci sono loro: Dan, l’eroe non-eroe che cerca di redimersi da un passato non troppo roseo segnato costantemente dal ricordo del padre e dei giorni trascorsi all’Overlook; Abra, l’eroina della situazione che nei momenti di pericolo per farsi forza lascia spazio alla fantasia vestendo i panni di una moderna Daenerys Targaryen (GIURO! I due Grandi si sono finalmente incontrati! GIUBILIO!). Preparatevi perché oltre alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco riferimenti e citazioni ad altre opere sono dappertutto, da Harry Potter al Signore degli Anelli, da Ezra Pound a Shakespeare.

Studiato quasi come un romanzo d’avventura, fa certamente meno paura del grande Shining ma crea un legame più forte col lettore che, arrivato alla fine, si chiede come sia possibile che più di 500 pagine siano volate via così. Emozionante, intenso e da lacrime sul finale, lo consiglio a tutti quelli che hanno letto Shining tenendo ben presente che tra i due libri sono trascorsi quasi 40 anni e si sentono tutti.

Voto: ★★★★★

♫♪ High Hopes – Bruce Springsteen

Arrivava un momento in cui ti rendevi conto che continuare a scappare era inutile. Che ovunque andassi, avevi sempre te stesso al tuo fianco.



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