L’istituto di credito a cui una persona richiede un mutuo ha bisogno di una serie di informazioni per valutare la situazione economica e finanziaria del richiedente, in particolare la sua capacità di restituire la somma concessa secondo le condizioni stabilite al momento della firma del contratto.
I primi documenti sono quelli personali, necessari all’identificazione del richiedente:
- carta di identità (o passaporto)
- codice fiscale
- certificato di residenza
- stato di famiglia.
Seguono poi le certificazioni reddituali:
- modello unico o CUD, ultime buste paga e attestato di servizio (per lavoratori dipendenti)
- copie modello unico, estratto della camera di commercio e attestato di iscrizione all’albo di appartenenza, se professionista (per lavoratori autonomi o liberi professionisti)
- copia degli estratti conto bancari degli ultimi mesi.
E i documenti tecnici sull’abitazione per il cui acquisto si richiede il mutuo:
- per l’acquisto di un’abitazione già costruita: fotocopia del compromesso, fotocopia dell’atto di provenienza dell’immobile, planimetria catastale
- per l’acquisto di un’abitazione in costruzione: fotocopia dell’atto di provenienza del terreno, copia della concessione o della licenza edilizia, copia del progetto approvato dal Comune e preventivo dei costi di produzione.
Inoltre, una perizia immobiliare che indichi il valore stimato dell’immobile e i criteri di determinazione di questo valore. La perizia può essere commissionata direttamente dalla banca, redatta da un tecnico di propria fiducia, e può rientrare tra le spese di gestione pratica.
Come vengono usati questi documenti?
La banca farà una prima valutazione sulle informazioni consegnate dal richiedente: verificherà il reddito, il conto bancario, l’eventuale possesso di proprietà o altri beni che possano essere usati come garanzia per il mutuo.
Per una analisi più approfondita, la banca consulterà i Sistemi di informazioni creditizie (SIC) per conoscere se la persona che ha richiesto il mutuo ha altri finanziamenti in corso e se nella sua storia creditizia non ci sono precedenti negativi, come rate non pagate o prestiti non restituiti integralmente.
La banca consulterà anche le banche dati pubbliche per sapere se il richiedente ha protesti, ipoteche, pignoramenti o fallimenti e verificherà la presenza di ipoteche o altri vincoli sul bene che viene fornito come garanzia per la restituzione del mutuo.
Per questo è importante conoscere la propria affidabilità creditizia prima di richiedere un mutuo o un finanziamento, utilizzando strumenti come Mettinconto che permette di conoscere la propria situazione e di gestire in modo consapevole i propri finanziamenti.
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