Documento di solidarietà ai Lavoratori di Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
Il FATTACCIO del 2 Ottobre 2014, proclamato a mezzo stampa e televisione, che ha visto il Sindaco Marino e il Sovrintendente Fuortes annunciare il licenziamento di tutti i lavoratori di Orchestra, Coro e Corpo di ballo del TEATRO DELL’OPERA DI ROMA ci impone una replica forte e chiara.
Ci è doveroso ricordare al Sindaco Marino, al Sovrintendente Fuortes e al Consiglio di Amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma, che a nostro parere le Fondazioni lirico-sinfoniche sono annoverate tra le amministrazioni pubbliche di contabilità e di finanza pubblica, e sono soggette ad una serie di prescrizioni intese ad assicurare il coordinamento della finanza pubblica e a rendere omogenei i procedimenti “di programmazione”, di GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO, rendicontazione e controllo tipici di una ammistrazione pubblica. Pertanto, immaginare soluzioni differenti da ciò che è pertinente ai richiami legislativi del nostro ordinamento E’ ILLEGITTIMO.
È inoltre, secondo noi, inaccettabile pensare di proporre modelli di produzione musicale ed operistica differenti da quelli previsti non solo nelle nostre leggi di sistema, ma in ogni altro luogo del mondo intero in cui la stabilità dei gruppi musicali è garanzia di continuità, qualità artistica e tradizione.
Da settimane leggiamo ogni giorno sulla stampa nazionale articoli fabbricati in serie, che tentano in tutti i modi di avvilire le indubbie professionalità e l’eccellente valore dei musicisti che fanno parte delle Orchestre e dei Cori dei Teatri d’opera italiani. Articoli, questi, scritti senza alcun rigor di logica e senza cognizione di causa da PENNIVENDOLI MALDESTRI tipici del super collaudato meccanismo di gogna e di fango mediatico che è facilissimo esercitare NEL GIORNALISMO DELLE VELINE ITALIANO.
Noi lavoratori del Teatro Carlo Felice di Genova conosciamo bene questi meccanismi. Sono le stesse strategie scellerate che gli addetti ALLA PROPAGANDA DELL’OLIGARCHIA POLITICA - prima dell’arrivo della Legge Bray – annaspando nella loro incompetenza, immaginavano per il futuro del nostro Teatro.
Nell’esprimere quindi piena e convinta solidarietà personale a ciascuno dei lavoratori di Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ci auguriamo che si trovi al più presto un accordo tra le parti che garantisca soluzioni concrete e di rilancio per il futuro della Fondazione, nel pieno rispetto delle regole.
Genova, li 4/10/2014
LE OO.SS. FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE
FIALS-CISAL SNATER UIL-COM
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