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Doddore Meloni Per il tribunale dovrà rispondere di simulazione di reato

Creato il 27 agosto 2013 da Yellowflate @yellowflate

Doddore_MeloniPer Doddore Meloni, uno dei più noti indipendentisti sardi, si apre un nuovo capitolo: dovrà rispondere di simulazione di reato.

 Dopo sei mesi di indagini arriva oggi la conferma: il gip del Tribunale di Oristano,  Annie Cècile Pinello, ha archiviato il caso e trasmesso il fascicolo alla Procura della Repubblica per una nuova inchiesta. Stavolta per simulazione di reato. Nulla c’entrerebbero nella sua storia del rapimenti “I guardiani della nazione”, una sorta di commando che tentava, secondo Doddore Meloni,  di contrastare la lotta per l’indipendenza della Sardegna, che lui porta avanti da anni. Il gip Pinello, accogliendo le tesi del pm, ha così smontato l’ipotesi di un sequestro di persona a scopo politico.

Il sequestro, che non solo mobilitò le forze dell’ordine ma fece presagire l’Isola il ritorno di un vecchio incubo, sarebbe tutto una farsa. Questa almeno la teoria degli agenti della Squadra mobile di Oristano, coordinati dal vicequestore Pino Scrivo, che hanno ricostruito i tre giorni misteriosi a cavallo tra il 14 e il 17 febbraio.

In quei giorni in Sardegna immediatamente scattò il piano anti-sequestri, sino a quando, domenica 17 febbraio, al tramonto, Doddore Meloni riapparve, nelle vicinanze di Uras, centro in provincia di Oristano, non lontano da Terralba, luogo di residenza dell’indipendentista. Ancora in catene e molto provato, era stato rinchiuso, questo secondo le sue dichiarazioni,  legato ad una sedia e sottoposto ad interrogatori violenti.

Le indagini della Polizia, basate sulle intercettazioni telefoniche e sulla visione dei filmati di tutti i sistemi di videosorveglianza nell’abitato di Terralba, non riporterebbero nessuna traccia di minacce nè tanto meno di rapimenti in atto . Anche le date non hanno convinto: nel corso della prigionia gli fu chiesto di ritirare la lista, Doddore non lo fece, e il rilascio avvenne prima delle elezioni, il 17 febbraio, mentre le consultazioni erano previste per il 24 e 25 febbraio, senza pregiudicarne  i risultati, anzi fungendo da cassa di risonanza per il leader di ‘Meris”.


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