Nella relazione di coppia, diventa particolarmente importante acquistare consapevolezza della parzialità delle nostre opinioni. Teoricamente, al di là di affinità originarie, tutti potrebbero andare d’accordo con tutti, a patto di elaborare ed evolvere i loro schemi mentali e comportamentali di partenza. Che cos’è l’amore? Cosa significa amare? Come dovrebbe essere il rapporto ideale? Su questo tema potrebbe essere avviato un confronto infinito, che vedrebbe disputare tra di loro almeno dodici opinioni diverse: tante quanti sono i segni dello zodiaco. I segni di terra vivono l’amore a livello del primo chakra, in una dimensione terrena, materiale e sensuale. Il Toro si appropria dell’amato e da quel momento ne ha costante cura. La felicità del partner è il suo obiettivo di vita, a patto che il fortunato accetti di essere considerato come una sua proprietà e gli dimostri la sua gratitudine. Il Toro è disposto a fornirgli un buon nutrimento, a preparargli un nido comodo e bello e a donargli tutta la sua sensuale avvenenza; tutto questo non potrà essere rifiutato se non provocando un grave sgomento. Quello che il Toro deve imparare è che si può amare anche qualcosa o qualcuno che non ci appartiene. La Vergine, regina dell’economia domestica, fa di questa il fulcro del rapporto. Amarsi significa gestire qualcosa in due e l’intensità del sentimento si dimostra con la presenza, materiale e fisica. La Vergine, in virtù di questo assunto, non conosce mezze misure fra il negarsi e l’asservirsi, anche se spesso si nega asservendosi. Quello che la Vergine deve maturare è la capacità di esprimere le proprie esigenze, onde evitare di contrarre frustrazioni e di scaricarle sul partner. Il Capricorno si appella ai concetti di maturità e di serietà e intende l’amore come un impegno da portare avanti in due, alla stregua della carriera di due soci. Questa concezione non lascia spazio per comportamenti incoerenti, come il tradimento o la dedizione a futili intrattenimenti. Quello che il Capricorno deve imparare è che riconoscere e liberare le proprie emozioni è il primo passo necessario per poterle gestire. I segni d’acqua vivono l’amore a livello del secondo chakra, come emozione romantica. Il Cancro dedica all’amata e alla dimora nella quale vive con lei tutte le sue energie, costruendo un rapporto improntato a un modello tradizionale. Se non si sente corrisposto a livello affettivo e progettuale, diventa dapprima assillante e infine si rivolge verso un’altra persona. Quello che il Cancro deve imparare è che, smettendo di esigere amore, lo riceverà come un dono inaspettato. Lo Scorpione è dominato dal timore di non essere amato e per questo chiede prove altissime al suo amante. A costo di ferirlo e tormentarlo, ‘testa’ i suoi sentimenti in modo spesso sleale. Infine accoglie il partner in una relazione simbiotica, dandogli libero accesso al suo fascino carnale e ai suoi vertiginosi labirinti mentali. Quello che lo Scorpione deve imparare è che nella semplicità c’è verità e bellezza. I Pesci intendono il rapporto a due come un legame sottile, misterioso e segreto. Diffidano delle parole e nutrono l’amato di carezze magnetiche e di banchetti fastosi, prostrandosi ai suoi piedi. Si compiacciono dell’innamoramento, deliziati dallo smarrimento oltre i confini dell’altro, ma spesso rispondono alla richiesta di chiarimento e di impegno con la fuga. Quello che i Pesci devono scoprire è il riflesso di un ideale immaginato in un reale concreto. I segni di fuoco vivono l’amore al livello del terzo chakra, come potere progettuale. L’Ariete è autonomo e dipendente al tempo stesso. Pone alla base del rapporto l’ammirazione che prova per l’amato, che a sua volta, scegliendolo, testimonia la sua eccellenza. Sopporta solo i rapporti che gli lasciano spazio d’azione, ma posto nelle condizioni ideali difende il bene dell’amato avanti ad ogni cosa. Quello che l’Ariete deve ammettere è che anche lui ha bisogno di essere amato e sostenuto da qualcuno. Il Leone pensa che la sua relazione debba brillare al centro della società circostante, grazie alla generazione di numerosi figli e al coinvolgimento di parecchi amici, colleghi e conoscenti nell’organizzazione di intrattenimenti serali. Fedele e generoso, si unisce per la vita alla compagna prescelta. Quello che il Leone deve capire è che il partner non è un fiore al suo occhiello. Il Sagittario trova nell’amato un compagno di viaggio e un amico. Insieme possono realizzare i progetti di vita con piena collaborazione. Apprezza le persone semplici ed efficienti. Può cercare un po’ di romanticismo al di fuori della coppia perché lo ritiene un divertimento e non il collante del rapporto. Quello che il Sagittario deve capire è che ogni insegnante, a sua volta, deve andare a scuola. I segni d’aria amano a livello del quarto chakra: l’amore è un ideale di felicità, libertà e giustizia. Il Gemelli immagina il rapporto di coppia come il frutto di un impulso romantico. Crede al colpo di fulmine e a un idilliaco incontro di anime, che saranno sempre libere di incontrarne altre. Amare significa essere felici e lasciare che l’altro realizzi la propria felicità. Stare insieme significa esplorare il mondo e additarsi a vicenda gli angoli più nuovi e sconosciuti. La cosa che il Gemelli deve comprendere è che la libertà è una condizione interiore, in assenza della quale si rischia di incorrere in forme deleterie di libertà esteriore, come la solitudine. La Bilancia coltiva l’ideale di un amore equo e passionale e non si accorge della contraddizione. Come un motore immobile attrae facilmente l’amato verso di sé, per poi tergiversare provocando talvolta una mancanza di sincronia che impedisce un vero ‘passo a due’. Quello che la Bilancia deve imparare è che scoprire le proprie carte è ben più elegante che fingere di avere un asso nella manica. L’Acquario considera bizzarra l’idea di ‘concedere l’esclusiva’ a qualcuno, riservando il suo amore a un solo individuo. Tuttavia, il suo lato saturnino lo spinge ad adeguarsi all’idea di ‘appartenere’ a qualcuno, pur trasformando presto il matrimonio in un’associazione culturale aperta a tutto il vicinato. Quello che l’Acquario deve scoprire è che coltivare il proprio orticello non è ‘brutto’.
Nella relazione di coppia, diventa particolarmente importante acquistare consapevolezza della parzialità delle nostre opinioni. Teoricamente, al di là di affinità originarie, tutti potrebbero andare d’accordo con tutti, a patto di elaborare ed evolvere i loro schemi mentali e comportamentali di partenza. Che cos’è l’amore? Cosa significa amare? Come dovrebbe essere il rapporto ideale? Su questo tema potrebbe essere avviato un confronto infinito, che vedrebbe disputare tra di loro almeno dodici opinioni diverse: tante quanti sono i segni dello zodiaco. I segni di terra vivono l’amore a livello del primo chakra, in una dimensione terrena, materiale e sensuale. Il Toro si appropria dell’amato e da quel momento ne ha costante cura. La felicità del partner è il suo obiettivo di vita, a patto che il fortunato accetti di essere considerato come una sua proprietà e gli dimostri la sua gratitudine. Il Toro è disposto a fornirgli un buon nutrimento, a preparargli un nido comodo e bello e a donargli tutta la sua sensuale avvenenza; tutto questo non potrà essere rifiutato se non provocando un grave sgomento. Quello che il Toro deve imparare è che si può amare anche qualcosa o qualcuno che non ci appartiene. La Vergine, regina dell’economia domestica, fa di questa il fulcro del rapporto. Amarsi significa gestire qualcosa in due e l’intensità del sentimento si dimostra con la presenza, materiale e fisica. La Vergine, in virtù di questo assunto, non conosce mezze misure fra il negarsi e l’asservirsi, anche se spesso si nega asservendosi. Quello che la Vergine deve maturare è la capacità di esprimere le proprie esigenze, onde evitare di contrarre frustrazioni e di scaricarle sul partner. Il Capricorno si appella ai concetti di maturità e di serietà e intende l’amore come un impegno da portare avanti in due, alla stregua della carriera di due soci. Questa concezione non lascia spazio per comportamenti incoerenti, come il tradimento o la dedizione a futili intrattenimenti. Quello che il Capricorno deve imparare è che riconoscere e liberare le proprie emozioni è il primo passo necessario per poterle gestire. I segni d’acqua vivono l’amore a livello del secondo chakra, come emozione romantica. Il Cancro dedica all’amata e alla dimora nella quale vive con lei tutte le sue energie, costruendo un rapporto improntato a un modello tradizionale. Se non si sente corrisposto a livello affettivo e progettuale, diventa dapprima assillante e infine si rivolge verso un’altra persona. Quello che il Cancro deve imparare è che, smettendo di esigere amore, lo riceverà come un dono inaspettato. Lo Scorpione è dominato dal timore di non essere amato e per questo chiede prove altissime al suo amante. A costo di ferirlo e tormentarlo, ‘testa’ i suoi sentimenti in modo spesso sleale. Infine accoglie il partner in una relazione simbiotica, dandogli libero accesso al suo fascino carnale e ai suoi vertiginosi labirinti mentali. Quello che lo Scorpione deve imparare è che nella semplicità c’è verità e bellezza. I Pesci intendono il rapporto a due come un legame sottile, misterioso e segreto. Diffidano delle parole e nutrono l’amato di carezze magnetiche e di banchetti fastosi, prostrandosi ai suoi piedi. Si compiacciono dell’innamoramento, deliziati dallo smarrimento oltre i confini dell’altro, ma spesso rispondono alla richiesta di chiarimento e di impegno con la fuga. Quello che i Pesci devono scoprire è il riflesso di un ideale immaginato in un reale concreto. I segni di fuoco vivono l’amore al livello del terzo chakra, come potere progettuale. L’Ariete è autonomo e dipendente al tempo stesso. Pone alla base del rapporto l’ammirazione che prova per l’amato, che a sua volta, scegliendolo, testimonia la sua eccellenza. Sopporta solo i rapporti che gli lasciano spazio d’azione, ma posto nelle condizioni ideali difende il bene dell’amato avanti ad ogni cosa. Quello che l’Ariete deve ammettere è che anche lui ha bisogno di essere amato e sostenuto da qualcuno. Il Leone pensa che la sua relazione debba brillare al centro della società circostante, grazie alla generazione di numerosi figli e al coinvolgimento di parecchi amici, colleghi e conoscenti nell’organizzazione di intrattenimenti serali. Fedele e generoso, si unisce per la vita alla compagna prescelta. Quello che il Leone deve capire è che il partner non è un fiore al suo occhiello. Il Sagittario trova nell’amato un compagno di viaggio e un amico. Insieme possono realizzare i progetti di vita con piena collaborazione. Apprezza le persone semplici ed efficienti. Può cercare un po’ di romanticismo al di fuori della coppia perché lo ritiene un divertimento e non il collante del rapporto. Quello che il Sagittario deve capire è che ogni insegnante, a sua volta, deve andare a scuola. I segni d’aria amano a livello del quarto chakra: l’amore è un ideale di felicità, libertà e giustizia. Il Gemelli immagina il rapporto di coppia come il frutto di un impulso romantico. Crede al colpo di fulmine e a un idilliaco incontro di anime, che saranno sempre libere di incontrarne altre. Amare significa essere felici e lasciare che l’altro realizzi la propria felicità. Stare insieme significa esplorare il mondo e additarsi a vicenda gli angoli più nuovi e sconosciuti. La cosa che il Gemelli deve comprendere è che la libertà è una condizione interiore, in assenza della quale si rischia di incorrere in forme deleterie di libertà esteriore, come la solitudine. La Bilancia coltiva l’ideale di un amore equo e passionale e non si accorge della contraddizione. Come un motore immobile attrae facilmente l’amato verso di sé, per poi tergiversare provocando talvolta una mancanza di sincronia che impedisce un vero ‘passo a due’. Quello che la Bilancia deve imparare è che scoprire le proprie carte è ben più elegante che fingere di avere un asso nella manica. L’Acquario considera bizzarra l’idea di ‘concedere l’esclusiva’ a qualcuno, riservando il suo amore a un solo individuo. Tuttavia, il suo lato saturnino lo spinge ad adeguarsi all’idea di ‘appartenere’ a qualcuno, pur trasformando presto il matrimonio in un’associazione culturale aperta a tutto il vicinato. Quello che l’Acquario deve scoprire è che coltivare il proprio orticello non è ‘brutto’.
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