Un anno fa, alle prese con il turbinio e le turbolenze di una sbandata internazionale, avevo cominciato a scrivere. Non sapevo dove sarei arrivato, quali emozioni mi avrebbero guidato, cosa sarei diventato. Mi sembra strano che sia già passato tutto questo tempo – lo so che è relativo, un anno può essere un niente. Tra personaggi fittizi che hanno un pò di me, un pò di chiunque altro, questo blog c’è ancora. Di pensiero in pensiero, di cotta in cotta, di ricordi in ricordi, di fantasia in fantasia e realtà. Cos’altro posso dire?
Voglio dire un enorme grazie a tutti voi che mi leggete, sostenete, mettete in discussione, apprezzate, odiate. Insomma, ogni sensazione che vi suscito va bene comunque.
E un grazie speciale a questa comunità di blogger che mi ha accolto e di cui mi sento parte – meritatamente o meno – con cui ho il piacere di arricchirmi e scambiare sensazioni e pensieri. Grazie!
Mi sembrava giusto mettere qui nel post la canzone che era nell’aria quando tutto è cominciato: