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Dogma #2 - Idioti

Creato il 08 maggio 2013 da In Central Perk @InCentralPerk
Settimana Danese
Dogma #2 - Idioti
Presentato a qualche giorno di distanza da Festen, il secondo film che rispetta le castità del Dogma95 arriva a Cannes molto più irrisorio e provocatorio del suo precedente.
Anche in questo caso si è di fronte a un tema e a una sua realizzazione che fanno discutere: al centro della scena c'è, infatti, un gruppo di giovani che "lasciano libero l'idiota dentro di loro". Katrine li incontra in un ristorante convinta di avere a che fare con ragazzi con problemi e ritardi mentali e si ritrova costretta a seguirli in gita fino a capire che la loro è una messa in scena, un modo liberatorio per lasciarsi andare ma anche una protesta verso i costumi borghesi e benpensanti. Un modo di fregare questi borghesi, di prenderli in giro, insomma, interpretando la parte degli idioti. Il gruppo vive in comune in una grande villa e proprio qui Katrine sembra trovare il suo spazio, iniziando pian piano il suo percorso per liberare la sua parte idiota.
Ma i problemi non tardano ad arrivare, tra parenti e proprietari di case che si presentano all'improvviso, sfide e giochi non sempre benaccetti in cui le personalità spigolose e supponenti del gruppo si vanno a scontrare. Solo alla fine si scoprirà cosa ha spinto Katrine a seguirli, nonostante le titubanze e i freni verso atteggiamenti spesso troppo irriverenti e una posizione morale al confine che non tiene propriamente conto di chi in certe situazioni ci nasce e non può scegliere di smettere.
Alla provocazione Lars ha ben abituato i suoi spettatori e tra nudi e scene messe sotto censura (vedasi il primo piano durante "l'ammucchiata"), il film con i suoi protagonisti sembra quasi un'estensione del suo Io nonché -come quasi ironicamente ha dichiarato- una grande metafora del Dogma95 stesso. Girato quasi come un documentario con interviste ai giovani che si inframezzano alle scene, la telecamera con i suoi movimenti naturali sembra davvero il prolungamento del nostro occhio che indaga e va a cercare la visione e il punto di vista migliore nel quale seguire la vicenda -e poco importa se l'operatore a volte compare nei riflessi.
Forse meno incisivo e introspettivo di Festen, Idioti lascia comunque il segno dopo la visione, come (nel bene e nel male) ogni film del signor von Trier.

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