La vicenda è intrigante. Dogville è un piccolo paesino fuori George Town. Siamo in America, negl'anni 30. Una ragazza arriva a piedi, si chiama Grace, ed è in fuga, inseguita da un gruppo di Gangster. Tom, il figlio del dottore, decide di accoglierla a Dogville, ma per farlo ha bisogno che tutti gli altri abitanti del paese siano d'accordo. Alla fine Grace viene accettata, anche se di malavoglia... e per mostrare la propria gratitudine lei comincia a fare dei lavoretti per ognuno degli abitanti. Quando però gli inseguitori si fanno più insistenti e minacciosi, la popolazione comincia a diventare sempre più esigente, visto l'aumentare del pericolo e... e non vi aspettereste mai un finale tanto incredibile.
Dogville non è da ammirare solo per la regia, ma anche per una trama che, pur partendo da un plot semplice, va a svelare quanto l'essere umano sappia diventare meschino pur di ottenere qualcosa che desidera. L'esempio di questo paesino timorato di Dio, povero, che ha sempre vissuto, e sopravvissuto, grazie alla forte comunità villica, all'aiuto reciproco, e a un legame tra le famiglie che potrebbe essere considerato alla pari di una famiglia allargata, è perfetto. Grace è la tentazione. Una comunità così pura, all'arrivo di Grace, vacilla e scopre tutte le sue fragilità.Nel complesso, quindi, Dogville ha molte qualità da sfoggiare per richiamare l'attenzione di chi lo guarda, e per spingerlo a un forte esame di coscienza. Un film davvero magistrale!
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