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Doisneau e il bacio tra Parigi e Roma

Creato il 12 gennaio 2013 da Soniab

Roma. Uscita della Metro e piazza Repubblica sullo sfondo. Eccola la mia amica, con un taglio di capelli nuovo, cortissimo e l’eyeliner a sottolineare due occhi magnetici. Nativa della città eterna e di ritorno da Londra, oggi pronta a viaggiare verso Parigi.   La mostra di Doisneau ci aspetta.

Al palazzo delle Esposizioni l’allestimento è sobrio, essenziale e non segue un ordine cronologico: le foto del più illustre rappresentante della fotografia umanista in Francia dagli anni ’70 riescono da sole a riprodurre gli scenari che apparirebbero in una reale passeggiata per Parigi.

“Un’immagine non deve essere nè perfetta nè accademica. Bisogna lasciare la porta socchiusa per far entrare l’imperfezione che suscita il fattore emotivo” .   Robert Doisneau

Emozione è la prima parola che mie è venuta in mente durante la visita alla mostra.   Bianco e nero.   Sfumature dei grigi come sfumature di sensazioni e atmosfere.   Doisneau aveva una forte capacità di narratore e testimone di un tempo andato, ma eterno che suscita curiosità e affascina ancora oggi. Credo fosse molto empatico, come ogni artista e le sue foto per questo riescono a comunicare efficacemente con chi le guarda. Il percorso di cui io e la mia amica ci sentiamo protagoniste segue i temi a lui più cari, in primis l’amore e trovarsi di fronte a al famosissimo Bacio Hotel de Ville fa un certo effetto, ma ancor più sorprendersi e farsi catturare da foto meno note. 

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   In ognuna è possibile scovare un particolare che solo chi sa che è racchiuso nella normalità può scovare.   Doisneau sapeva inquadrare l’eccezionale del normale, rendendo eterni attimi sfuggenti, momenti persi nella quotidianità di una città così speciale come Parigi.     Il lungo Senna, la Ville Lumière, i bistrot, gli atelier, i giardini e le gallerie d’arte, spazi popolati da gente comune, innamorati, bambini, operai e celebrità.   A farci soffermare di più sono state le foto in serie, quasi delle “costruzioni” come quella dei Passanti in Place de la Concorde che sfidano il traffico o quella di foto che si aprono come finestre di un palazzo.
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I bambini sono colti mentre fanno acrobazie o attraversano in fila una strada o si tuffano con sullo sfondo la Tour Eiffel.
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Passanti, donne e uomini, ognuno colto in un istante, mentre l’artista camminava per ore o restava immobile pazientemente a lungo in un punto.   E poi ci sono le celebrità come Coco Chanel, Y. S. Laurent, Christian Dior, Picasso ecc. Pazienza, sensibilità e fragilità.   Realtà, umanità. Magica atmosfera rétro.   Verità.

“Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere”   Robert Doisneau Quello che ci ha lasciato la visita alla mostra è l’idea che forse davvero questo mondo di cui parla Doisneau sia possibile. Afferrarlo, viverlo e percepirne atmosfere e rumori almeno attraverso i suoi scatti. Per chi non vuole perdersela, vi ricordo che la mostra resterà allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 3 febbraio 2013.
Filed under: arte Tagged: amore, bacio, bambini, bero, bianco, celebrità, Doisneau, emozione, grigi, Palazzo Esposizioni, Parigi, place de la Concorde, Roma, Tour Eiffel

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