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Dolce autunno in Sardegna. Percorsi alternativi

Creato il 25 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Dolce autunno in Sardegna. Percorsi alternativiSardegna, quasi un continente.

L‘isola di Sardegna, è un territorio tutto da scoprire anche e soprattutto quando il turismo estivo sciama e la Sardegna torna ad essere luogo di silenzi, sapori, profumi e natura. In questo scorcio autunnale, il clima tiepido e l’ultimo sole potrà favorire una conoscenza diversa e una gita fuori dal comune. Perchè non sceglierla per il ponte di fine ottobre? Passeggiare nei litorali dell’Isola sarà una esperienza sensazionale e, se poi si sceglie come meta la Sardegna meridionale, ci potremmo regalare ancora emozionanti scoperte di lunghe e dorate spiagge sabbiose, di vigneti verdeggianti spogliati dalla vendemmia e dei tanti piccoli borghi dell’entroterra.

Interessante può essere un percorso dedicato alla scoperta dei vini sardi che sono come è noto vere eccellenze. Malvasia, Girò, Moscato,Nasco, Nuragus Monica e Carignano del Sulcis, ognuno proveniente da una diversa zona dell’Isola ma che ben si possono trovare in alcuni consorzi che per l’occasione organizzano addirittura percorsi enogastronomici legati ad itinerari turistici.

Il consorzio Sardegna Costa Sud propone per questo periodo alcuni interessanti suggerimenti. Uno di questi parte dalla cittadina di Castiadas, sulla costa sud-orientale della Sardegna, attraversa affascinanti paesi dell’entroterra, passa per Cagliari e prosegue per Calasetta, sulla costa sud-

Dolce autunno in Sardegna. Percorsi alternativi
ovest dell’Isola.

Castiadas è un piccolo centro a due passi dal mare, ai piedi di una verde collina, dove si trova una delle spiagge più belle. Una spiaggia  con formazioni di granito emerse dalla sabbia fine e un mare trasparente che alterna rocce a formazioni di posidonia. Il borgo è famoso soprattutto per il complesso megalitico preistorico di Cuili Piras con 53 menhir allineati secondo le diverse posizioni astrali; notevole è la tomba nuragica di Sa Domu’e s’Orcu, e gli ipogei neolitici Domus de Janas (sepolture collettive). Poco più in là si estendono ettari di vigneti e le più prestigiose aziende vinicole del celebre Cannonau, il vino a bacca nera più diffuso nell’Isola: il terreno, il clima e la vicinanza con il mare gli conferiscono peculiarità uniche. In questa zona, che ha una lunghissima tradizione vinicola, si producono vini di alta qualità con uve di Vermentino, Malvasia e Chardonnay. Tra le cantine da visitare ci sono quelle di Castiadas a Olia Speciosa, famosa per il Cannonau-Capo Ferrato.

Dolce autunno in Sardegna. Percorsi alternativi
Il percorso prosegue nell’entroterra a Serdiana dove si può visitare l’azienda vinicola Argiolas, una delle più antiche della zona.  Poco più a nord c’è Dolianova, borgo nato nel 1905 dall’unione di due antichi villaggi medievali. Anche questa è una zona fertile per la vite e l’ulivo ma è anche un centro importante per le numerose testimonianze del passato: qui, in mezzo alla vegetazione, si trovano i resti delle terme romane di Sa Cora, la tomba dei giganti di Su Tiriaxiu e l’imponente complesso nuragico di Sant’Uanni.
 Proseguendo verso nord si arriva a Senorbì con le sue dolci colline dove la coltura della vite ha origini antichissime.


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