La notizia è giunta fin qui in Germania. Anche i partecipanti al mio corso di italiano avevano sentito le dichiarazioni fatta dalla casa di moda contro il matrimonio gay e soprattutto contro l e relative adozioni o i figli “sintetici” ottenuto in modo abominevole dalle coppie gay (miscugli di sperma, uteri in affitto, banche ovuli con cataloghi per scegliere la donna con le caratteristiche migliori). A tutti è nota, altresì, la reazione di Elton John e di altri famosi e miliardari gay e lesbiche di tutto il mondo. Reazione aggressiva e urlata che secondo anche alcuni dei miei corsisti, tutti solitamente moderati e cauti (direi diplomatici come spesso sono i tedeschi), è indice di qualcosa che non va. Chi urla troppo e minaccia spesso sa di essere nel torto. Ma finchè sono io a dirlo, cresciuta e plagiata da una famiglia tradizionale, con genitori normali e non separati e non divorziati, le mie parole suonano a vuoto.
Ora però sei persone cresciute in famiglie non tradizionali, da genitori omosessuali, hanno scritto una lettera ringraziando Dolce e Gabbana per il coraggio dimostrato e incoraggiandoli a non fare alcuna marcia indietro a fronte della violenza verbale e non solo delle lobby gay.
Allego qui di seguito il sito dove è possibile avere notizia della lettera che viene dagli Stati Uniti, che essendo più avanti di noi in questi nuovi diritti e libertà, già sperimentano le conseguenze degli stessi e i disastri sociali che esse portano.
Non aggiungo niente, solo vorrei che ci si accorgesse che la tanto proclamata libertà (proclamata proprio dalle lobby gay che spesso non sono rappresentative neppure dei gay stessi) si sta limitando notevolmente.
le diverse forme di aggressività con cui si manifesta e prende piede il pensiero unico dominante sono indice di un totalitarismo, di cui spesso la gente non si accorge, perchè non trovail tempo per riflettere criticamente nè, a volte, ha gli strumenti adeguati per capirlo. Il disegno d i legge Scalfarotto, che prevede il reato di omofobia, in pratica introduce un reato di opinione, come al tempo del Fascismo e del nazismo. Questa è la verità. Le contro manifestazioni organizzate dalle lobby gay contro le autorizzate e pacifiche manifestazioni delle sentinelle in piedi o dei movimenti per la vita sono indice dello stesso clima di intimidazione che si crea attorno a chi porta avanti valori tradizionali, o “peggio”, cristiani.
Forse il caso Dolce e Gabbana, dovrebbe essere l’ennesima opportunità per noi per riflettere su cosa capita sotto i nostri occhi sonnacchiosi e svegliarci dal torpore del “va bene tutto”, “è tutto lecito”, “è tutto opinabile”, in fondo rimango libero di fare e dire quello che voglio”. Non è più così. Risvegliamo le coscienze e soprattutto vegliamo sull’educazione che ricevono i nostri figli anche a scuola dove ormai imperversa l’ideologia gender.