Dolce & Gabbana nel mirino del fisco / Dolce & Gabbana in the sight of the Internal Revenue Service

Creato il 14 aprile 2010 da Sandfashionblog

Il duo stilistico accusato di evasione fiscale e di truffa ai danni dello Stato.
The designer duo is accused of tax evasion and fraud against the state.



Guai in vista con il fisco per Dolce & Gabbana. I due stilisti, infatti, sarebbero accusati di evasione fiscale per aver trasferito nel 2004 la sede della propria società in un paese straniero e di truffa ai danni dello Stato, perché, nonostante questo ipotetico trasferimento in Lussemburgo, pare che l’azienda abbia, comunque, continuato a lavorare in Italia.
La Procura di Milano ora contesta questo reato alla maison Dolce & Gabbana. I pm milanesi avevano contestato la truffa ai danni dello Stato legata alle evasioni fiscali in altre occasioni che hanno già superato il vaglio dei processi. Nel dettaglio, il sostituto Laura Pedio, dopo l’iscrizione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana nel registro degli indagati anche per truffa ai danni dello Stato, sta dando gli ultimi ritocchi al capo di imputazione. In Procura, infatti, si sta ancora ragionando su alcuni aspetti tecnico-giuridici prima di fissare gli interrogatori. Ci potrebbe essere il rischio, infatti, di un conflitto tra l’articolo 640 bis del codice penale, la truffa ai danni dello Stato, con l’articolo 4, dichiarazione dei redditi infedele, del decreto 74/2000 sui reati fiscali legato al fatto che il primo reato potrebbe escludere il secondo, con riflessi sulle pesanti sanzioni fiscali che non sarebbero più applicabili. I magistrati puntano, quindi, su una diversa contestazione: la società che ha una falsa sede all’estero e non presenta la dichiarazione dei redditi in Italia viola l’articolo 5 del decreto, omessa dichiarazione.
L’Agenzia delle entrate sta ultimando i conteggi sulle imposte evase. La contestazione, stando a quanto riporta la stampa specializzata, è di 259 milioni di imponibile sottratto al fisco per le annualità 2004, 2005 e 2006 grazie alla “esterovestizione” al centro dell’inchiesta. C’è poi la questione della cessione dei marchi che valorizzano abiti, intimo, pelletteria, orologi, scarpe e profumi noti in tutti il mondo e che nel 2004 dalla D&G srl di Milano sono passati per 360 milioni alla Gado con base in Lussemburgo e controllata dalla Dolce & Gabbana Luxembourg.