Dolce & Gabbana ridanno un’anima al Satyricon

Creato il 06 ottobre 2012 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Preservare e traghettare nel futuro il patrimonio della cultura italiana. Questo l’intento di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che con Dolce & Gabbana si dedicano per la prima volta al restauro di una importante pellicola cinematografica, come il Satyricon, film di culto di Federico Fellini del 1969. La pellicola, il cui restauro a opera della Cineteca nazionale è stato curato dal direttore della fotografia Giuseppe Rotunno, sarà presentato in occasione del New York film festival il prossimo13 ottobre. Un’iniziativa a sostegno della cultura Made in Italy, arrivata a pochi giorni dalla sponsorizzazione dei sottotitoli operistici in italiano, presso la Metropolitan opera di New York (vedere MFF dell’8 settembre). Tutte operazioni atte a sostenere l’eredità del patrimonio artistico e culturale italiano, da sempre fonte di ispirazione per la coppia di designer. Come hanno raccontato a MFF i due designer in questa intervista.
Come e quali film di Fellini hanno influenzato la vostra moda? Adoriamo da sempre il cinema, soprattutto il cinema italiano. Fellini è uno dei nostri registi preferiti. Sono tre le collezioni che si sono ispirate ai suoi capolavori: La dolce vita (primavera/estate 1992), Le notti di Cabiria (autunno/inverno 1996) e Roma (autunno/inverno 1997). Alcune scene dei suoi film hanno fatto il giro del mondo e sono diventati dei classici. Quali altri registi del passato sono stati e sono importanti per il vostro percorso estetico? Sicuramente sono tutti italiani. Da sempre ci ispira il cinema italiano neorealista. Non potremmo non citare Visconti, Rossellini, De Sica, ma anche Antonioni, pur non facendo parte del filone neorealista. Ci piace guardare i loro film e trovare l’ispirazione per le nostre collezioni e per i nostri progetti. Sicuramente Il Gattopardo è un film che ha segnato in modo particolare la nostra moda, ma lo stesso è successo anche con Rocco e i suoi fratelli, film al quale abbiamo dedicato una campagna pubblicitaria. E quali registi di oggi sono capaci di appassionarvi? Tra i registi di oggi che amiamo c’è sicuramente Woody Allen. Esser stati chiamati da lui per un cameo in To Rome with love è stato per noi un grande onore. Come lui amiamo Tornatore, Michael Haneke e Baz Luhrmann. Come è nata l’idea di questo progetto di mecenatismo? L’idea è nata un giorno parlando con Edoardo Ponti, direi che è nata per caso... come spesso accade per i progetti più belli. Grazie a Edoardo siamo entrati in contatto con la Cineteca nazionale che cercava dei partner per lavorare al restauro di Satyricon e l’idea ci è subito piaciuta. Dolce & Gabbana è sempre stata legata in modo speciale all’Italia, alla sua cultura e ai suoi valori, e mai come in questo momento ci sembra giusto proteggere e promuovere le bellezze del nostro Paese. Sia con le nostre collezioni, ovviamente, ma anche con progetti come questo. C’è la volontà di finanziare in futuro altri progetti di questo genere? Mai dire mai, se capiteranno occasioni simili per promuovere la cultura italiana noi siamo sempre felici di farlo.

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