L’estate calda e pigra si sta smorzando lentamente ed il sole scivola dietro ai monti sempre più presto. Sarà difficile trovare il tempo per la camminata del tardo pomeriggio in mezzo ai campi. Finito il lavoro non resta che un lasso di tempo breve che cede al tramonto troppo in fretta.
Mi dispiace di dover rinunciare, prima o poi, a questo piacere.
Ma attendo con curiosità l’autunno e con sprazzi di timido timore l’inverno: stagioni nuove che stanno per trasformare il borgo incantato dove il mio cuore, rapito, se ne sta contento ad ammirare.
Già, nuovi colori e nuovi profumi e poi castagne, melagrane e uva.
Sopravvivrà una povera cittadina metropolitana, abituata agli agi di città, tra approvvigionamenti di legna e caminetti da accendere, i vicoli deserti nell’inverno, la mancanza di cinema e librerie, la pioggia e la neve??? Beh, staremo a vedere.
Proseguono le cronache di una pasticcera inquieta che si è fatta il nido sotto i monti, accanto alle vigne e sopra il fiume!!! Eccomi ancora qui, saluto e ringrazio tutti quelli di voi che mi hanno tenuto compagnia mentre ero “internettianmente” muta e ringrazio e saluto anche a quelli che sono venuti a bussare impazienti alla mia porta per sapere dove fossi finita!
Ualà!!!
Tra nuovi amici e mille storie che volano nell’aria come farfalle, eccomi: un sorriso appiccicato alle labbra e la curiosità negli occhi, ad accogliere i giorni della vendemmia e le foglie rosse dell’autunno.
Arriva, la mia stagione preferita e so che sarà bella. Mi inoltro su questi sentieri con addosso i profumi di vaniglia e spezie. La sera, sospesa tra le stelle e la terra umida, scrivo racconti animata da un calice di vino rosso e sprofonda l’anima nella musica che guizza in rivoli capricciosi tra i vicoli e i ponti del borgo.
E finché ci saranno queste sere e stelle appese in cielo io sarò un diamante assetato di ogni goccia di luce e con la luce impasterò racconti e racconterò torte e pasticcini.
Intanto fervono i preparativi per la grande Festa del Perdono, si montano gli stand, il palco, i giochi.
Tra un paio di giorni saremo nel bel mezzo di questa grande Festa di fine Estate e ci sarà tanta gente a perdersi tra le case di pietra; ad arrotolarsi di vicolo in vicolo saranno le chiacchiere, le risa e l’allegria appena sfiorata dalla malinconica certezza che la stagione del sole, del caldo e delle lunghe giornate pigre sta andando via. Poi il silenzio placido dell’autunno si stenderà su queste terre come una morbida coperta arancione.
Ma finché c’è festa che festa sia!
Non mancherà la Banda,
Lui
Da nove, nuovi racconti musicali di Orio sono nati nove racconti di parole, le mie. Sono “Le Cronache di un Paese che non esiste, al centro esatto del Mondo” .
Li troverete qui, pubblicati periodicamente su queste pagine, insieme alla musica (limiti tecnologici permettendo, chè si sa, non sono proprio un asso!!)
Seguitemi dunque, se vi va, perché tra le maglie della mia vita pasticcera si è impigliata un’anima da canta storie e non vuole andare via.
Il 13 settembre, a chiusura dei festeggiamenti per il Perdono e durante il concerto della storica Filarmonica di Loro Ciuffenna “suoneremo” insieme uno di questi racconti, dal vivo. (Sempre che sopravvivo e non mi schianto prima dalla fifa e dalla timidezza, che non sembra ma ho in abbondanza!!!)
Per tutti quelli che hanno voglia di venire, l’appuntamento è a Loro Ciuffenna (AR), martedì 13 settembre, alle 21.00 circa, con la Festa, la Banda, Pamirilla, ricchi premi e cotillon!
Per gli altri, qualcosa finirà certo sul blog molto presto.
E per ora vi lascio, devo andare a prepararmiiiiiiii per la feeestaaaaaaaaaaaaaaaa.
: )
P.S.: questo post fa un pò schifo….abbiate pazienza, devo riprendere la mano!!!!! (ci ho messo pure otto ore per scriverlo, che decadenza :( !!!)