Questi dolcetti quaresimali appartengono sicuramente alla pasticceria ligure, precisamente a quella di Genova ma li troviamo anche in Sicilia dove la mandorla regna sovrana. Nascono proprio perchè di magro, come prescritto per i cattolici in questo periodo, infatti dell’uovo si usa solo l’albume.
Ingredienti (per quattro persone)
250 g di mandorle dolci sgusciate (possibilmente siciliane)
150 g di zucchero
2 albumi
poca farina
neroli (acqua di fiori d’arancio)
2 cucchiai di finocchietti confettati (semi di finocchio, ricoperti da un sottile strato di zucchero) .
Battere nel mortaio (o mixer) mandorle e zucchero, lavorandoli lungamente con gli albumi sino a ricavare un impasto sodo. Unire, sempre lavorando col mestolo, un po’ di neroli ( fiori di arancio amaro) e poca farina. Realizzare uno strato di pasta d’altezza mediamente – circa 1 cm, stenderlo col matterello su un piano di lavoro già unto e, con lo stampino, creare le forme volute, in genere quella tonda e quella romboidale. Far aderire alla pasta la mompariglia (piccole palline di zucchero colorate).
Far riposare una notte. Posizionare i dolcetti su una placca da forno già unta e cuocerli, 15 minuti o anche meno a 250°, finché acquisiscano un colore vivo, dorato.