Il titano Sykèus, (da syke, fico), per sottrarsi a Zeus che lo stava inseguendo, si sarebbe rifugiato presso la madre Gea, la terra. Questa avrebbe poi fatto sorgere dal suo grembo l’albero che ricorda il nome del suo figlio.
Nell’antichità era proibito esportare fichi considerati un prodotto di prima necessità, e, se frutto di alberi sacri, veniva reputato un sacrilegio.Ricettina: Fichi al mieleIngredienti:
1 Kg. di fichi
1 dl di vino bianco
50 gr. di miele
2 chiodi di garofanoPreparazione:
Lavate, asciugate e punzecchiate i fichi con un grosso ago.
Metteteli in un tegame, in piedi e affiancati, che ci stiano di misura.
Aggiungete il vino, il miele e i chiodi di garofano e fate sobbollire
piano fino a che il succo si sarà addensato, senza farlo scurire…
Fichi fioroni con miele e ricotta
Ingredienti x 48 fichi fioroni
200 g di ricotta circa
80 g miele millefiori
Preparazione
Lavare i fichi ed inciderli, lasciandoli uniti alla base (non eliminare il picciolo, come ho fatto io).Sezionare la ricotta a fette e ricavarne delle piccole piramidi da collocare al centro di ogni fico. Disporre i fichi nei relativi piatti, cospargere con il miele e servire. [Diligentemente tratto daL’Enciclopedia della cucina italiana edita da Mondadori]
Nota: avendo la possibilità di procurarsi foglie di fico non esposte a trattamenti chimici, servire la preparazione sulle foglie, in quanto il loro aroma “selvatico” esalterà il gusto dei frutti.
Vi insegno a preparare il budino ai fichi, un dolce buonissimo e particolare in cui useremo i fichi, un frutto delizioso, che in questa stagione è il protagonista assoluto!
Ingredienti per il budino ai fichi (dosi per 4 persone)
* 200 gr fichi maturi... * mezzo litro latte
* 4 tuorli
* 1 cucchiaio farina
* 1 bustina vanillina
* la scorza di un limone
* 1 cucchiaio zucchero
* 250 ml panna fresca da montare
Preparazione
Montate la panna a neve ben ferma e poi mettetela in frigorifero. In un pentolino mettete lo zucchero, la scorza del limone, i tuorli, la farina, la vanillina e il latte e i fichi puliti e frullati, fate cuocere per 8/10 minuti mescolando in continuazione.
Togliete dal fuoco, togliete la scorza di limone e fate raffreddare, poi incorporate la panna montata e mescolate bene. Mettete il budino in uno stampo o in 4 più piccoli e mettete in frigorifero per almeno 4 ore.
Sformate il budino e decorate con fettine di fichi.
Specie sacra per gli induisti e i buddisti poiché è simbolo della conoscenza e della verità.
Il fico è stato uno dei primi alberi coltivati dall’uomo. Il frutto, se mangiato, giova al sangue e al pensiero, alla parola e all’amicizia.
In India la corteccia astringente viene usata per curare il mal di denti.
Il fico ha un alto valore nutritivo ed è facilmente digeribile.
Nella nostra lingua, sicofante -dal greco sycophantès, composto da sycon (fico) e da phanèin (mostrare, rivelare)– è diventato sinonimo di calunniatore. Secondo un’ipotesi interpretativa diffusa tra i grecisti il sycophantès, o rivelatore del fico, sarebbe stato colui che denunciava chi esportava fichi di contrabbando o li rubava dagli alberi sacri.
Gli Egizi consideravano il sicomoro l’albero della vita, insieme con la palma e il ficus religiosa, dei cui frutti si nutrivano sia gli dei sia i beati.
Nell’Antico Testamento il fico, insieme con la vite, è simbolo non soltanto di fertilità, ma anche di vita gioiosa nel regno messianico.
Un’antica ricetta di erboterapia consiglia di rimanere tutti i giorni, nella luna crescente di primavera, con la testa sotto le foglie del fico, per ricevere chiarezza nella mente e forza nel corpo.
Nella magia verde le coppie sterili ricorrevano regolarmente alle foglie di fico. A luna crescente staccavano due foglie da un albero e ne mettevano una sotto il cuscino della moglie e una sotto quello del marito perché si pensava che avessero il potere magico di far arrivare dei figli.
Se un bambino o un adulto è balbuziente bisogna portarlo sotto un albero di fico perché ha il potere di sciogliere la lingua e facilitare la favella.
Miti e leggende
Plutarco narra, riguardo alle origini di Roma, che la cesta con Romolo e Remo, destinati a morire come frutto illegittimo della vestale Rea Silva, non fu trascinata dalla corrente del Tevere che era straripato, ma si arenò miracolosamente in un’insenatura fangosa, sotto un fico selvatico dove vennero nutriti dalla lupa. La pianta divenuta sacra, in quanto riferita a Marte, padre dei gemelli, era diligentemente curata dai sacerdoti del dio che provvedevano alla sostituzione della pianta ogni volta che questa moriva.Crostata con fichi caramellati ...QUIL'essicazione al sole
L'incredibile bellezza e complessità delle forme della natura
Proverbi“ A furia de palpà i vè mol anca i fic gherp .” (A furia di toccarli, diventano morbidi anche i fichi acerbi).“ Non m’importa un fico secco "
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