Esistono due categorie di dolcificanti, naturali e sintetici, i quali si differenziano per l’origine e le caratteristiche.
I dolcificanti naturali conservano inalterato il sapiente equilibrio di nutrienti bioregolatori previsto dalla natura: oligoelementi, vitamine, enzimi e minerali.
I dolcificanti sintetici vengono oggi molto usati per produrre i famosi cibi e bevande light venduti nell’Unione Europea; sono stati approvati da una apposita commissione solo dopo approfonditi test tossicologici. Per ognuno di essi è stata stabilita la quantità massima giornaliera consentita che garantisce un rilevante margine di sicurezza.
L'uso dei dolcificanti sintetici é tuttavia sconsigliato in gravidanza; sarebbe meglio utilizzare zuccheri semplici come fruttosio, lattosio e glucosio. Questi zuccheri sono più adatti a far fronte ai picchi di stanchezza in gravidanza, in quanto forniscono energia di immediato utilizzo.Al contrario, l’uso di dolcificanti sintetici ( es. aspartame ) in gravidanza, ha evidenziato una correlazione con l’aumento delle malformazioni al feto, in particolare del sistema nervoso.Sembra che le controindicazioni nell’uso di questi dolcificanti in gravidanza siano dovute proprio ai prodotti di degradazione dell’aspartame, in particolare l’acido aspartico, il metanolo e la fenilanina.
Di seguito un piccolo elenco dei dolcificanti naturali e sintetici.
Dolcificanti naturali:
- melassa
- succo d'Agave
- sciroppo d'acero
- malto d'orzo
- miele
- zucchero di canna "integrale"
- fruttosio
- lattosio
Dolcificanti sintetici:
- Acesulfame potassico
- Aspartame
- Ciclammato
- Saccarina
- Sucralosio
- Maltitolo
- Stevioside
- Sciroppo di glucosio idrogenato
Al di là di queste indicazioni generali, è sempre consigliato contattare il proprio ginecologo prima di assumere particolari dolcificanti in gravidanza.