di Andrea-tortellino
Il romanzo inizia con Zach, studente di dodici anni, ottimo giocatore di basket a scuola, che vive con la mamma e, da poco, con il papà, che è tornato a casa dopo 3 anni di assenza, nel tentativo di cambiare vita e con aspettative finanziare poi fallite. Questa situazione crea un forte disagio nel ragazzo, che andrà in conflitto con il padre. Alice, che vive a casa di una nonna molto autoritaria, senza i propri genitori, è amica di infanzia di Zach, così come Poppy, che vive in una famiglia molto numerosa e piena di confusione. I tre amici amano inventare una storia ‘infinita’, in una sorta di gioco di ruolo, utilizzando loro pupazzi e bambolotti, ricca di personaggi quali il capitano e pirata William, la soldatessa Lady Jane e molti altri ancora.
Il gioco ruota intorno ad una Regina, la quale ha il potere supremo e che viene combattuta dai vari personaggi. Questa regina viene rappresentata da una bambola di porcellana finissima, che si crede essere un pezzo pregiato, e che la madre di Poppy conserva all’interno di una vetrina. Quando Zach subisce un torto dal padre, interrompe il gioco con le amiche, senza però dare loro giustificazione. Poco dopo accetterà, però, di unirsi alle sue amiche per una missione diversa da quelle che erano abituati a raccontarsi, una missione con la Regina come protagonista.
“La Regina era una bambola di porcellana finissima, dai boccoli dorati e la pelle candida. Aveva gli occhi chiusi e le ciglia erano due frangette biondo stoppa sulle guance.”
Questo romanzo è nato per essere letto dai ragazzi, ma non è solo indirizzato a loro. La lettura della storia di Zach, un dodicenne che gioca a basket a scuola, di Alice e di Poppy, anche loro coetanee di Zach, che frequentano la stessa scuola e che formano un gruppo di amici, è da consigliare anche a chi è più grande. Chi ha dimenticato cosa voglia dire avere dodici anni, vivere la vita con quell’entusiasmo, con la curiosità e la voglia di giocare, potrebbe aver bisogno di leggere questo romanzo. Mentre leggevo, in alcuni momenti, mi sono soffermato a pensare, ed a ricordare, i miei dodici anni, le amicizie e i giochi che facevo.
L’autrice ha il grande merito di aver scritto in modo accattivante, senza frasi e periodi lunghi o pesanti, rendendo la lettura fluida e piacevole. Un modo per invogliare a proseguire la lettura ai ragazzi, che in certi casi possono annoiarsi di fronte ad alcuni libri.
In un passo della storia, Poppy si trova a portare con se la bambola e viene raccontato come questa sembrasse pesantissima. Alla lettura mi è sembrato un richiamo ad un libro particolare, il Signore degli Anelli, quando Frodo, nel portare con se l’anello verso Monte Fato, lo senta sempre più pesante. Evidentemente la Black ha voluto omaggiare Tolkien, oppure ne è rimasta anch’essa influenzata. Usando come volano il Signore degli Anelli, anche questo è un romanzo avente come tema il viaggio, anche se ovviamente meno lungo di quello compiuto dagli hobbit. Ma non per questo meno periglioso. Ci sono personaggi che sembra vogliano impedire che i tre amici raggiungano la fine della loro missione. Il viaggio è anche quello della crescita, di questi adolescenti e non solo; l’autrice ha inserito elementi comuni dell’adolescenza, come il conflitto genitori-figli, qui usato per dare una svolta alla storia.
“Il vecchio rise. – Siete tutti un bel po’ tesi, sapete? Paranoici, davvero. Non ci parlo con la bionda, scordatevelo. Non mi piace come mi guarda. Vi dirà che non ha mai fatto male a nessuno, ma non ascoltatela. Ne farà a voi, oh sì. Vi farà del male e le piacerà.”
Alla fine posso serenamente affermare che questo libro mi è piaciuto, e come scritto poche righe sopra, lo consiglio sia ai ‘piccini’ che ai grandi. Se devo trovare un difetto, punto l’indice sul prezzo: 17 euro per il romanzo cartaceo, o 9,90 euro per l’ebook, non è proprio una buona politica per invogliare gli adolescenti alla lettura. Facendogli perdere così cose belle.