Dolphin, a partire dalla versione 4 di KDE, è il file manager del noto Desktop Environment, sostituto del buon vecchio Konqueror.
Paragonato agli altri file manager del mondo GNU/Linux (Nautilus con tutti i suoi fork tra cui Nemo, Thunar,PCManFM),
Dolphin risulta essere il più completo, funzionale e versatile.
Dolphin ha subito molti cambiamenti in questi anni e recentemente è stato condotto uno studio da parte degli sviluppatori
circa lo stadio attuale del progetto, il feedback con l’utenza e la direzione sulla quale continuare al fine di migliorare vieppiù
il già ottimo file manager.
Dallo studio sono emersi dati molto interessanti: innanzitutto gli sviluppatori danno come priorità la funzionalità piuttosto
che la semplicità. Questo senza scadere nel rimpinguare il programma di molteplici funzioni che creerebbero solo una riduzione della fruibilità
dello stesso. Tuttavia il modello intrapreso negli ultimissimi anni di una semplificazione massiccia dei file manager, è comunque rifiutata.
A tal proposito è stata valutata come appena sufficiente e quindi da migliorare, la categoria “Recenti” nella barra laterale sinistra. Questo perché
offre opzioni limitanti (oggi, ieri, questa settimana, la settimana scorsa); si è proposta una rivisitazione andando a rivedere l’utilizzo delle barre di
visualizzazione accessorie. Una ottima proposta è quella di proporre “Recenti” visualizzando i file non in base alla struttura delle cartelle, ma sulla base di altri criteri, come il tempo di ultimo accesso finora.
Lo studio conclude che lo stato attuale di Dolphin è buono e gli sviluppatori sono soddisfatti. Per il futuro, oltre al consueto bug fixing, vorrebbero
una valorizzazione del pannello informazioni e una migliore integrazione di sistema (la gestione continua di slave KIO e dispositivi rimovibili, le attività di plasma desktop, maggiore integrazione con Nepomuk).