Più dai agli altri, meno ricevi :questa regola potrà apparirvi mortalmente crudele, ma spesso nella vita accade proprio così.
Passare il proprio tempo per ben fare, per facilitare il compito agli altri, ai colleghi, a chi deve apprendere, per rendere meno noioso o semplicemente più fattibile un compito, un lavoro… non vale la pena. E’ come edulcorare un cibo chimicamente inquinato cercando di farlo passare per qualcosa di salutare, buono, dietetico, come fanno tutte le pubblicità; è come ritoccare un volto femminile o un corpo con il fotoritocco o con la chirurgia plastica per farlo apparire meno brutto o più giovano di quanto sia in realtà; è come non richiedere impegno quando l’impegno nelle cose della vita deve esserci, è come trattare da bambino chi bambino è perchè si continua a trattarlo da bambino (e invece crescerebbe se lo si iniziasse a trattare da adulto).
E’ un discorso molto contorto, tutto questo, che non è ben chiaro nè sviluppato nè lineare nemmeno nella mia mente; è un filo di una matassa troppo intricata.
Intanto io mi chiedo perchè una come me si sobbarca tutti i pesi del mondo e c’è chi grazie a me può vivere tranquillo e sereno seduto su un trono a godersi il tempo che io non ho…