Domande al Prof Luigi Mariani e al Prof. Giovanni Martelli. Sono un osservatore e dalla visione degli olivi del Salento la mia curiosità mi ha fatto formulare delle domande. Spero di avere da illustri scienziati delle risposte.

Creato il 01 maggio 2015 da Antoniobruno5

Domande Prof Luigi Mariani e al Prof. Giovanni Martelli. Sono un osservatore e dalla visione degli olivi del Salento la mia curiosità mi ha fatto formulare delle domande. Spero di avere da illustri scienziati delle risposte. Ho letto con interesse l’articolo del prof Luigi Mariani qui: http://agrariansciences.blogspot.it/2015/04/xylella-fastidiosa-e-il-disseccamento.html?m=1 . Lo stesso riferisce di un intervista al prof Giovanni Martelli che si può leggere qui: http://www.controlitaliadeino.it/xylella-quello-che-ce-da-sapere-in-fretta-perche-tutta-litalia-potrebbe-essere-colpita/  in cui si legge:
1) Alberi centenari che si disseccano, foglie che marciscono, fusto si sfalda. La colpa è della Xylella fastidiosa che strozza il sistema vascolare della pianta. Ho letto che l’aggressione è l’effetto combinato di 3 fattori. E’ così? No. Fu questa la prima ipotesi emersa dalle osservazioni effettuate nell’autunno del 2013 quando affrontammo il problema. Ora riteniamo che:  Per il mio lavoro mi trovo spesso a visitare gli oliveti della zona di Gallipoli e proprio ieri 30 aprile riferisco che  in tutta l’area osservata sono visibili bruscatura delle foglie (foglie parzialmente disseccate nella parte apicale e/o marginale), disseccamenti delle foglie, disseccamenti estesi della chioma (rami isolati, intere branche e/o l’intera pianta) Una visibile diffusione di disseccamento sulla chioma a diverso orientamento, con andamento basipeto (dagli apici verso la base) in gruppi di piante limitrofe. Osservati sintomi di bruscatura delle foglie anche su oleandro. E’ possibile confrontare la situazione attuale con quella del febbraio 2010 perché sono disponibili le foto delle strade provinciali SP223 – SP54 e SP323 su Google maps. Le foto delle osservazioni possono essere visionate qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/osservazioni-su-sp223-sp54-e-sp323.html In uno di questi oliveti sono state effettuate delle analisi che hanno dato l’esito che si può leggere qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/a-tuttoggi-non-ci-sono-elementi-per.html  Analisi molecolari di piante accuratamente pulite dai rametti secchi, lautamente concimate, trattate con rame, calce, zolfo ... e acquasanta, rivelano la presenza di massicce quantità di DNA del batterio. Paradossalmente, piante così spinte e tenere nella vegetazione costituiscono un ottimo serbatoio del batterio e un'ottima fonte di inoculo Chiedo al Prof Luigi Mariani e al Prof. Giovanni Martelli: Come mai questi olivi da me osservati che, sottoposti ad Analisi molecolare risultano infetti del batterio, sono vivi e in fioritura mentre quelli a 6 metri sono secchi e morti? Tutte le foto delle mie osservazioni del  qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/osservazioni-su-oliveto-colpito-dal.html   Un’altra domanda deriva da altre osservazioni effettuate da Supersano, Botrugno, San Cassiano, Poggiardo, Minervino, Cerfignano, Otranto e ritorno a Supersano il giorno 16 aprile 2015 le cui foto è possibile vedere qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/osservazioni-effettuate-in-unescursione.html la domanda è: Perché a Sud Ovest Gallipoli e zone limitrofe c’è il disseccamento degli olivi? Perché a Sud Est Otranto e zone limitrofe non c’è disseccamento degli olivi? Ed è possibile vedere la cartina qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/una-domanda-sul-disseccamento-degli.html
Grazie per le risposte

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