Visto che quello dei profughi o richiedenti asilo è argomento di dibattito proprio in questi giorni, mi pare utile pubblicare qui questo grafico tratto dal report dell’Eurostat “Asylum applicants and first instance decisions on asylum applications in 2010” (cliccare sul grafico per ingrandire).
In Italia, nel 2010 le domande di asilo sono state 8.000 in meno rispetto al 2009; in Francia, 4.000 di più, ed in Germania quasi 16.000.
Anche nel Regno Unito le domande sono diminuite di circa 8.000 unità, ma si tratta di un calo del 25%: nel nostro caso, invece il calo è stato quasi del 50%. Poiché la Francia si conferma top destination dei profughi e dei rifugiati, nel suo caso 4.000 domande in più non rappresentano una variazione significativa rispetto all’anno precedente.
Per ogni milione di abitanti, l’Europa a 27 ha ricevuto in media 565 domande, la Germania 595, la Francia 795, la Svezia 3.410, Cipro 3.580. L’Italia, 165 domande ogni milione di abitanti.
Vero è anche che l’Italia accoglie il 38% delle domande (4.305 su 11.325), contro una media europea del 25%: ciononostante, non so fino a che punto possiamo pretendere che gli altri paesi europei condividano in maniera “equa” i costi (economici e sociali) di questa nuova emergenza.
Vedi anche: Eurostat Newsrelease 47/2011