Magazine Diario personale

Domande e risposte

Creato il 11 maggio 2014 da Povna @povna

Lo scorso venerdì 9 maggio la ‘povna è arrivata a scuola in grande spolvero, con il vestitello rosso tipo Minnie (come le ha detto l’Ingegnera Tosta) e la scarpe Kickers tonde dello stesso colore, con la fibbia. La aspettava una giornata coast to coast, di quelle lunghe, con appuntamento incluso con lo sceneggiatore il pomeriggio (nella forma dell’ultimo collegio docenti). E a lei – che è rituale per natura e per scelta – piaceva di sottolineare un po’ l’evento. Ché sono passati otto mesi da quel primo vestitino, là, a settembre, eppure, con tutta l’acqua che è passata, in piscina e sotto i ponti, (lo ha già detto?) sembra ieri.
La mattinata prevede Anatri e Giovani Marmotte, compito su compito, senza riposi e senza pause; ma, dulcis in fundo (e prima dell’agognata nuotata), un’ora di letteratura e basta coi suoi bravi Merry Men.
“Eccoci qua, finalmente” – la ‘povna arriva alla casa sull’albero.
Cirillo prende il registro, Rebecca le consegna i fogli, Sornione e Oxford i temi su Kafka (finalmente): il piccolo alveare mette in moto le operazioni di avvio con l’industria dell’abitudine costante. La ‘povna, dal canto suo, prepara i testi: oggi si va di Locandiera e, come sempre quando si tratta di teatro, la mettono in scena ad alta voce tutti insieme.
“Allora, pagina 232 del libro nuovo…”.
“E 313 di quello vecchio” – le fa eco prontamente Riccia.
“Ai vostri posti! Cominciamo!”.
La voce di Soldino (pronto nel ruolo di Mirandolina), invece, li interrompe:
“Prof., perché oggi è vestita di rosso?”.
(La ‘povna ride, sorride, con loro e di se stessa. Ma non è quello il contesto).
“Soldino, ma tu lo sai che giorno è oggi?”.
Lui scuote la testa.
“E’ il 9 maggio, il giorno in cui si festeggiano le vittime del terrorismo, ed è stato scelto questo giorno perché Aldo Moro [che non era uno statista], e bla bla bla e le BR, e bla, e i 55 giorni, e bla bla, e poi la Renault 4″.
La ‘povna ci si appassiona, come sempre, e disegna in pochi tratti un quadro il più possibile compiuto.
“E poi, dovete sapere che il 9 maggio dello stesso anno, il ’78, ci fu anche un’altra vittima, e Peppino Impastato, e bla bla bla, e Cinisi, e la mafia…”.
“… e I 100 passi!”.
“Certo, appunto. Avete visto quante cose per un solo giorno? Adesso cominciamo”.
“Sì, ma perché oggi è vestita di rosso?”.
La ‘povna finge gli occhi al cielo, lo sceneggiatore ghigna. E loro, lei lo sa, non si possono fregare.


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