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Non voglio cadere nei tipici discorsi generazionali che periodicamente si fanno su chi viene dopo di noi a vivere su questo pianeta. Li trovo banali, stupidi e ripetitivi, perchè qualsiasi cosa si dica ci è stata detta dai nostri nonni e dai nostri genitori.Quello che mi sconvolge in questa conversazione facebookiana non è tanto l'ignoranza sulle persone di Ghandi, Borsellino, Falcone e Martin Luther King, quanto la mancanza di curiosità da parte della giovane sbarbatella che ha pensato bene di dire che sono pessimi cantanti. Nulla togliendo alle qualità canore di Ghandi e soci, penso che un minimo di interesse sulle persone in questione avrebbe fatto comodo. Ragazzina (E come te tutti quelli che ti assomigliano), se hai la capacità di mettere su internet la tua passione per il piccolo Bieber, hai sicuramente la possibilità mentale di fare una ricerca su Google. Ora, fermo restando che non conosci i signori in questione, non avendoli sentiti nemmeno cantare, avresti potuto informarti sulla loro discografia e non trovando nulla in merito avresti avuto la possibilità di conoscere le loro vite, le loro opere ed il loro coraggio.
Questo mi spaventa delle nuove generazioni e che mi spaventava quando ne facevo parte: la mancanza di voglia di conoscenza. Dobbiamo avere sempre fame di sapere, informarci su ciò che è e su ciò che è stato il mondo intorno a noi per poter sperare di costruire ciò che sarà.Non metto in dubbio le capacità canore di Bieber, anche se i miei gusti dirottano inevitabilmente verso altri lidi e quando parlo di mito musicale penso a Freddie Mercury, ma elevarlo a esempio mi pare esagerato, non fosse altro che iniziano ora a spuntargli i peli pubici.
Vorrei fare questo appello alle nuove generazioni: Non commettete gli errori di tutti quelli che vi hanno preceduto, scegliete strade nuove, non massificatevi e se lo fate, che sia per un'ottima ragione. Imparate dal passato e scrivete un nuovo futuro. Avete sotto mano tutti gli errori dell'Umanità, un manuale millenario di ciò che non si deve fare, quali sono le strade da non percorrere. La mia generazione, nonostante tutto, ha fallito come le precedenti, ne ha calcato le orme, ha preso le stesse strade. Non guardate all'oro come al traguardo finale, ma all'ossigeno, alla vita stessa. Non date nulla per scontato, non giudicate un libro da ciò che ne scrivono o parlano: leggetelo! Non fermatevi al nome di una persona, informatevi su chi sia stata, su ciò che ha fatto. Ogni generazione ha i suoi eroi, ma sono troppo pochi. Fate in modo di essere tanti a compiere i passi dei Ghandi, dei Falcone, dei Borsellino e dei Martin Luther King. Divertitevi, ridete, siate sempre spensierati, ma lavorate perchè il domani sia meglio dell'oggi che ci hanno dato e che noi stiamo dando a voi. Magari chi lo sa, tra le tante cose scoprirete che queste persone avevano anche una bella voce.
Flavio