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Domande radioattive

Creato il 18 marzo 2011 da Gianluca1
Quali sono le radiazioni nocive per l'uomo?
DOMANDE RADIOATTIVE
Le radiazioni nocive per l'uomo sono soprattutto le "radiazioni ionizzanti". Queste radiazioni (in rosso nel grafico) sono rappresentate dai raggi x e dai raggi gamma: possono provocare la rottura dei legami chimici del DNA, predisponendo a mutazioni genetiche nell'individuo e all'insorgenza di gravi patologie.
Quante sono le centrali nucleari in Europa?

Sono 195 le centrali nucleari oggi attive in Europa. Tredici sono collocate a meno di 200 chilometri dai nostri confini. Le province italiane esposte a maggior rischio, secondo l'Agenzia Nazionale per la protezione ambientale, sono Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste.

DOMANDE RADIOATTIVE
Da quanti punti è composta la scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (INES)? Si possono fare degli esempi?
1. Anomalia. Qualsiasi violazione dei limiti operativi in un impianto nucleare.
2. Guasto. Atucha, Argentina, 2005: gli addetti furono esposti a un livello di radiazioni superiore al limite annuo.
3. Guasto grave. Sellafield, Gran Bretagna, 2005: una massa consistente di rifiuti radioattivi fuoriuscì da una tubatura incrinata dentro un impianto di contenimento secondario. Nessuna radiazione fu rilasciata nell'ambiente, e non ci furono feriti.
4. Incidente con conseguenze locali. Tokaimura, Giappone, 1999: le scorie raggiunsero una massa critica, causando una fissione che espose gli addetti alla radiazione. Due le vittime. (La prima valutazione per l'incidente nucleare di questi giorni n Giappone).
5. Incidente con conseguenze significative. Three Mile Island, USA, 1979: parziale fusione nucleare del "nocciolo" del reattore.
6. Incidente grave. Kryshtym, Unione Sovietica, 1957: l'esplosione di un serbatoio di scorie di alto livello rilasciò materiale radioattivo nell'ambiente. (Seconda valutazione per l'incidente nucleare di questi giorni in Giappone).
7. Incidente catastrofico. Chernobyl, Unione Sovietica, 1986: rilascio esteso di materiale dal nucleo del reattore con gravi conseguenze sulla salute e sull'ambiente.
DOMANDE RADIOATTIVE
Cosa diceva il decalogo del Ministero della Sanità rilasciato in Italia il 1 maggio 1986, all'indomani del disastro nucleare di Chernobyl?
Evitare di consumare vegetali a foglia larga e frutta
Non esporsi alla pioggia
Non bere acqua piovana o di serbatoio
Evitare che i bambini giochino all'aperto
Lasciare le scarpe sull'uscio di casa
Non consumare latte fresco
Lavare spesso le mani ed il volto
Lavare i capelli sopo l'esposizione alla pioggia
Lavare gli indumenti usati all'esterno
Spolverare con frequenza i locali domestici

DOMANDE RADIOATTIVE

Il reattore di Chernobyl


La radioattività è presente anche in natura?
Sì. Esiste una emissione naturale e continua in qualsiasi parte del Pianeta non prodotta dall’uomo. Si chiama “fondo di radioattività naturale” ed è una fonte di radiazioni ionizzanti dovuta a cause naturali, di origine terrestre come gli isotopi radioattivi di elementi naturali contenuti nella crosta terrestre, sia di origine extraterrestre per via della radiazione cosmica.
A quanto equivale l’assorbimento “naturale”?
La media mondiale della dose di radioattività assorbita da un essere umano è pari a 2,4 millisievert (mSv) per anno, ma varia da luogo a luogo.
Cos’è il sievert?
Il sievert è l’unità di misura dei raggi assorbiti dai tessuti umani: equivale a 1.000 millisievert, parametro di riferimento per stabilire i livelli di contaminazione.
Si corrono pericoli a mangiare pesce crudo proveniente dal mare del Giappone?
Nessun rischio. Di solito il pesce crudo che arriva sulle nostre tavole non è di provenienza giapponese. Ma anche fosse, occorre parecchio tempo prima che attraverso la catena alimentare le sostanze inquinanti si accumulino passando dal plancton ai molluschi e ai piccoli pesci fino a concentrarsi in pesci di grandi dimensioni come i tonni e gli squali.
DOMANDE RADIOATTIVE

Se il nocciolo dei reattori di Fukushima dovesse fondere, la radioattività emessa potrebbe raggiungere anche l'Italia?
La distanza del Giappone è tale che anche una grossa quantità di materiale radioattivo (gas e polveri) si disperderebbe nell’atmosfera fino a diventare quasi inoffensiva prima di raggiungere l’Italia.

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