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Domenica 24 novembre alle ore 15 Il Mei organizza a PoPistoia Un Convegno sul Tema coi Firmatari e altri Ospiti

Creato il 17 novembre 2013 da Giovanni Pirri @gioeco

mei-popistoiaAnche il cantautore Eugenio Finardi ha aderito alla campagna per le quote di musica italiana in radio e tv a sostegno della campagna lanciata dal Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti su intervento del cantautore Mario Lavezzi all’ultimo Mei 2.0 di Faenza.
Eugenio Finardi si aggiunge così a Piero Pelu’, Piotta, Luca Bassanese, Mirco Mariani dei Saluti da Saturno, Daniele Bengi Benati dei Ridillo e tanti altri artisti insieme agli oltre 1000 like raggiunti sui Facebook e le oltre 600 firme raccolte sulla piattaforma Change da parte degli operatori del settore, insieme ad oltre 20 associazioni di categoria della filiera musicale che rappresentano etichette discografiche indipendenti, circoli e club di musica dal vivo, festival, artisti e tra i principali protagonisti del settore della nuova musica del nostro paese..

Domenica 24 novembre il Mei organizza a PoPistoia alle ore 15 presso le Sale del Consiglio Comunale di Pistoia un convegno su tali temi, coi firmatari e con tanti altri che stanno aderendo, nella due giorni del Mei a PoPistoia che sarà anticipato sabato 23 novembre dalla consegna delle targhe Mei dei premi PIMI e PIVI, gli Oscar degli Indipendenti del Mei per la musica indies e i videoclip a low budget italiani.

Su questi temi è stato chiesto un incontro al Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e a gli altri protagonisti del settore a livello istituzionale.

Al convegno sono stati invitati ad oggi per un intervento: Gianni Pini, presidente di Toscana Musiche, Katia Giampaolo di  Estragon, Davide Mancini, direttore artistico Musicastrada, Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, Massimo Benini di Irma Group, Claudio Carboni di PoPistoia, Andrea Marco Ricci di Note Legali, Carlo Testini dell’Arci, Tommaso Piotta Zanello di Aia, Alessandro Angrisano di Acep, Giordano Sangiorgi del Mei , Antonio Miscena’ di Suono Italia, Riccardo Tesi, musicista, Enzo Brogi, consigliere regionale della Toscana e tanti altri ospiti e artisti che si stanno aggregando. Coordina e introduce il convegno Luca Valtorta di XL di Repubblica. E’ stato invitato il Presidente della Commissione Cultura della Camera Senatore Andrea Marcucci.

‘Il MEI lancia una proposta e un’iniziativa validissimi per valorizzare la nostra musica indipendente italiana come succede già da anni in Francia, Inghilterra ed altri Paesi evoluti. La Musica da sempre è fonte di OCCUPAZIONE soprattutto tra i giovani. Facciamo sentire la nostra voce affinchè il Ministro della Cultura sostenga il progetto “Amici della Musica” per l’ingresso delle quote a favore della musica italiana in tv e radio “così dichiara il cantante Piero Pelu“, leader dei Litfiba, da oggi sul suo profilo Facebook aderendo in pieno e sostenendo la campagna di una serie di etichette discografiche, festival e artisti italiani a favore dell’ingresso di quote a favore della musica italiana e degli esordienti nei netowork radio televisivi nazionali, al quale hanno dato adesione oltre 600 fans sul suo profilo Facebook.

Per fornire un adeguato rilancio e tutela della produzione musicale italiana, sul modello vincente della Francia e dell’Inghilterra, il nostro Paese deve impegnarsi con urgenza mettendo al centro dei prossimi interventi pubblici, misure che favoriscano la crescita, lo sviluppo e il rafforzamento della sua identità musicale nell’ambito del made in Italy, con l’obiettivo di trasformare il nostro settore come una delle attività più produttive e moderne.

Il settore delle Attività Musicali in Italia, esprime un volume di affari annuo di circa 3 miliardi e coinvolge circa 400 mila addetti, con 123 mila piccole e medie imprese (si tratta di diversi protagonisti che partecipano con ruoli diversi: produttori e distributori di strumenti, compositori, autori, interpreti, esecutori, editori musicali, case discografiche, organizzatori di concerti ed altri soggetti ancora che collaborano a differenti livelli nel processo di creazione, produzione e distribuzione del prodotto).

Il settore delle Attività Musicali rappresenta, dunque, un importante volano economico per il Paese e per tantissimi territori, con il grande vantaggio che crea occupazione a costo zero e non può essere in alcun modo spostato e delocalizzato dal nostro Paese. Occorre, pertanto, una nuova strategia d’intervento che coinvolga lo stesso Governo, per realizzare un progetto generale capace di restituire al nostro Paese, attraverso una ritrovata competitività, quel ruolo primario che per tantissimo tempo ci ha caratterizzato.

Questo progetto, indubbiamente, non può che nascere efficacemente dalla stretta collaborazione tra tutte le forze in campo espresse dal settore, dal Parlamento e dal Governo, per favorire finalmente la definitiva approvazione della Legge quadro a sostegno delle attività Musicali.
In attesa che si perfezioni e si definisca questa Legge, una delle priorità in assoluto, tuttavia, dopo la definitiva approvazione della tax credit per le produzioni discografiche e del live music act per esibizioni di musica dal vivo, riguarda il capitolo della promozione e diffusione delle produzioni musicali italiane sui media nazionali, oggi particolarmente penalizzate dalle produzioni anglofone.

Tale discontinuità è possibile soltanto se nel nuovo contratto di servizio
Stato-
RAI, sarà inserito un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia all’interno dei programmi Radio e Tv, con una ulteriore quota destinata alla promozione dei giovani talenti pari al 20% come in Francia, estendendo tale rapporto anche nel settore dei grandi network radio e tv privati italiani.


Con un intervento a costo zero per il Governo, dunque, si valorizzerebbero i due precedenti emendamenti già approvati (Tax Credit e Act Live) e si moltiplicherebbero i posti di lavoro immediatamente in un settore a forte tasso di occupazione giovanile, attirando anche investimenti in coproduzioni e altre attività meritorie per la crescita e lo sviluppo del settore.
E’ inoltre indispensabile intervenire sul tema della Siae e della raccolta dei diritti primari e connessi per tutelare maggiormente i giovani esordienti e tutti i piccoli autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori indipendenti ed emergenti, per una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo che riconosca anche le musiche attuali e per un Tavolo Nazionale comune di lavoro per la promozione della musica italiana all’estero e altri interventi anche declinati a livello regionale nonche’ l’attivazione di un tavolo di confronto con le piattaforme digitali e telefoniche multinazionali distributrici di musica per un maggiore riconoscimento in termini economici dei contenuti musicali.



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