
Pool 1: scontata la vittoria di Munster in casa della derelitta Edinburgh di questa edizione di coppa. Il risultato finale 17-26 è fuorviante: i padroni di casa riescono a smuovere un desolante 3 marcando due mete che non bastano manco a raggiungere il bonus difensivo solo in pieno garbage time, al 71' e al 76', con l'ala 21enne Dougie Fife (tre titolarizzazioni in Celtic in questa stagione, altrettante presenze nella scorsa). In precedenza era stato il piede di Ronan O'Gara a capitalizzare i falli concessi (3-12 il parziale della prima frazione), poi la disciplina (un giallo per parte e una meta di penalità a favore degli ospiti), infine la meta del mediano Conor Murray all'ora di gioco mettevano in sicurezza Munster portandola fino al 3-26 del 70'.
La classifica vede i Saracens a 18 punti, Munster a 15; tagliate fuori dal passaggio del turno Racing fermata a 12 punti e Edinburgh con 0. Giochi virtualmente fatti per il primo posto: i Sarries riceveranno gli scozzesi nell'ultima giornata, mentre per Munster c'è ancora da sudare col pur demotivato Racing in casa, servono cinque punti per rimanere in Heineken Cup, con o magari al posto dei cugini del Leinster.
Pool 2: Entrambe le partite del girone si sono giocate domenica. Regge bene un tempo solo Treviso (14 pari) a Tolosa, combatte molto anche nel secondo ma sia pur faticando come in una marcia sul fango, i padroni di casa raggiungono l'obiettivo della vittoria con bonus offensivo: il finale è un oltremodo punitivo 35-14, cinque mete a una. Primo tempo come detto testa a testa: nel giro dei primi dieci minuti Treviso pareggia la meta iniziale di Gary Botha con Benvenuti, compensando con una difesa molto arcigna e presente la inferiorità in mischia ordinata (Kakovin, Botha, Census Johnston vs. Muccignat, Ceccato e DeMarchi nelle prime linee) e la sicurezza in rimessa laterale dei padroni di casa - la useranno regolarmente come appoggio e innesco di maul sempre più devastanti. La costante pressione della Benetton in fase sia di possesso che non, procura a Tobia Botes i piazzati per pareggiare anche la seconda meta tolosana, di Patricio Albacete, particolarmente ispirato nella giornata di wrestling sotto la pioggia. Tolosa accetta paziente la gara impostata tutta davanti a testate di Treviso: ha dalla sua la potenza del pack, un minor rateo d'errori (il numero delle mischie ordinate è record) e alcuni elementi di gran classe, sempre pronti nel momento del bisogno. Come al 44': Franco Smith memore dell'andata, ha appena cambiato tutta la prima linea per reggere una mischia sui cinque metri, la difesa tiene nonostante l'abbagliato arbitro Barnes mandi fuori Rizzo appena entrato per una inesistente serie di falli in mischia; dopo una serie di percussioni tolosane saldamente fermate, Burgess fa arrivar palla a Luke McAlister che illumina la giornata grigia sollevando la testa, vedendo Clerc solo sul lungolinea destro e recapitandogli palla per la meta con un calcio al millimetro da trenta metri. Nulla da fare per la difesa.
La meta fa tirare un respirone di sollievo a Tolosa, dirime la questione vittoria della gara: da quel momento è caccia alla meta del bonus, mentre Treviso insiste - non ha alternative - nel suo furioso gioco a testate difensive e d'attacco, invischiando i tolosani che pure indietro non si tirano. La quarta meta arriva all'ora di gioco, la marca il centro della nazionale Florian Fritz dopo che un grande break del lentigrado ma potente Albacete ha aperto le acque e squilibrato la difesa. All'ultimo minuto la quinta meta in regalo: Treviso insiste all'attacco nel suo modo mono-tonale e ti arriva un intercetto per Yoann Huget sulla sinistra. Un deludente infortunio che ci sta.
Un bilancio stagionale per Treviso al cospetto dei vertici d'Europa, dopo Leicester in casa e fuori e Tolosa: i biancoverdi (celesti in Coppa) mostrano di non essere inferiori sul piano fisico e della tenuta anche mentale, di saper mettere in campo una buona difesa e anche buone combinazioni in fase di sfondamento, generalmente imperniate su Robert Barbieri con Derbyshire in buon recupero; ma oltre il pack c'è ancora pochino, e quel pochino appare leggerino a questi livelli di stratosfera. E' comunque squadra rognosa, fastidiosa e anche pericolosa, sensazione che traspare dall'espressione incavolata oltre che preoccupata come al solito di Guy Novés, accovacciato a bordo campo con la sua penna e foglietto ripiegato. I giornali francesi titolano di Tolosa "brouillon et maladroit" (imprecisa e maldestra): dal nostro punto di vista, Benetton è squadra ancora incapace di giocare ariosa, fantasiosa e spettacolare, ma in grado di far giocar male tutte le avversarie, arbitri permettendo. Eppure a Tolosa si scontrava col peggio possibile per lei, data la potenza del pack francese.
Ah a proposito, dimenticavo: nel finale terzo giallo tra andata e ritorno per il tallonatore promessa Tolofua. Cresci bene che ripassiamo.
Nell'altra partita del girone, gli Ospreys fanno un inutile favore ai francesi imponendo il 15 pari alle Tigri di Leicester. E' 10-3 al riposo dopo la meta del nr.8 inglese di Swansea Joe Bearman; dopo l'equilibrio del terzo quarto e i cambi, tra i quali Castrogiovanni per Cole, i Tigers tra il 67' e il 72' ribaltano il risultato con le mete di Ben Youngs e dell'ala irlandese ex Leinster Niall Morris, quest'ultima non trasformata da Toby Flood. Poteva costar carissimo alle Tigri che comunque pagano un conto salato: al 75' gli Ospreys mandano in meta l'ala di rilievo ex London Irish Jonathan Spratt e Dan Biggar fallisce la trasformazione per la vittoria.
Gli Ospreys hanno 11 punti e sono virtualmente fuori dai giochi; cambia poco per i Tigers ora secondi a 16 punti e per Tolosa tornata in testa al girone a 18. Rimane infatti la valenza dirimente del big clash di Leicester del prossimo weekend tra le prime: sarà un vero e proprio ottavo di finale, chi vince passa e chi perde rischia di scendere in Challenge (Tolosa) o direttamente a casa, film già visto a Leicester recentemente.
In Pool 3 il turno aveva già assegnato il passaggio ai quarti di finale agli Harlequins (24 punti), mentre Biarritz (14) seconda, dovrà sudarsi i punti ancora un po' "corti" anche per scendere a difendere il titolo Euro Challenge. Occhio quindi alla prossima trasferta dei Quins in terra basca: i primi han bisogno di punti per ottenere un quarto di finale a Londra, i secondi di punti per qualificarsi. A latere resta la possibilità per le Zebre di andare a guadagnare la prima vittoria, lontano da riflettori e nasi con puzza sotto, in quel di Galway.
Pool 4: anche in questo girone la prima è già stabilita, è Ulster con 19 punti; Northampton (14) a cinque lunghezze potrebbe ancora raggiungere i nordirlandesi ma è deficitaria negli scontri diretti. Rimane la necessità per entrambe di spingere sull'acceleratore anche nell'ultimo turno: Ulster per i medesimi concorrenti motivi dei Quins, mentre i Saints saranno impegnati si fa per dire a Glasgow (2 punti) per respingere l'ultimo assalto al secondo posto del Castres, 13 punti (nel prossimo turno ricevono la squadra di Belfast). I 19 punti che potrebbero raggiungere i Saints potrebbero però esser pochi per restare in HC.
Pool 5: Giochi già chiusi anche qui, Clermont si qualifica prima con 23 punti, Leinster relativamente ben messa è seconda con 15, saranno impegnate entrambe in trasferta a guadagnare punti preziosi rispettivamente agli Scarlets (2 punti) e ai Chiefs (9). Per i dublinesi la vittoria con bonus a Exeter è "mandatoria" per rimanere in HC e difendere il titolo.
Pool 6: con Tolone a 23 punti e Montpellier a 18, il derby mediterraneo della settimana prossima in casa della seconda è importante per entrambe: a Tolone basterebbe un punto di bonus per vincere il girone ma vale quanto detto per le altre prime, mentre per Montpellier è fondamentale fare almeno quattro punti in questo appuntamento con la loro storia (due punti potrebbero non bastare per restare in HC, se Munster, Leinster e magari anche Tolosa raggiungessero quota 20). La squadra diretta da Galthié potrebbe ancora finire al primo posto se segnasse tre mete in più degli avversari e negasse loro il bonus, prendendolo per sé. Sforzo inutile: la qualificazione come miglior seconda è garantita in caso di semplice vittoria. Ai margini del girone "l'amichevole" Cardiff-Sale.