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Domenica di pausa al Senato e i 5stelle parlano di “fiducia balneare”

Creato il 03 agosto 2014 da Nicola933
di Erica Vaccaro Domenica di pausa al Senato e i 5stelle parlano di “fiducia balneare” - 3 agosto 2014

SenatoDi Erica Vaccaro. Approvati i commi uno e due del Ddl Boschi a Palazzo Madama ci si concede un giorno di pausa. Dopo una settimana di sedute fiume dalle 9 alle 24 i Senatori cominciano a dare i primi segnali di insofferenza e decidono di prendersi la domenica libera. Certo è curioso che proprio lo stessa maggioranza che aveva imposto orari di lavori stakanovisti adesso decida di concedersi un giorno di libertà ma l’aver approvato i primi due commi e l’aver sfoltito quasi 5000 dei 7800 emendamenti presentati deve aver tranquillizzato i senatori Dem.

Non sono mancate le ironie da parte di Lega e 5stellle che hanno postato sui social network le immagini dei trolley all’interno dei guardaroba del Senato con su la scritta “sono dei senatori Pd e Fi” e parlano di “fiducia balneare” con riferimento al decreto legge sulle carceri appena votato al Senato.

Ironie a parte i lavori riprenderanno domani alle 14.30 e si procederà fino alle 24. Si riparte dall’art 3 con 38 articoli e circa 3000 emendamenti rimanenti ma il fulcro della riforma comprendente la rottura del bicameralismo e la riduzione dei senatori è stato già votato e si immagina che le prossime votazione procederanno in modo più spedito.

Rimane lo scoglio dell’immunità dei futuri senatori, un tema delicato su cui la maggioranza dovrà fare il possibile per trovare una mediazione. Una soluzione potrebbe essere affidare la decisione sull’autorizzazzione a procedere alla Corte Costituzionale, ma la consulta ha già fatto sapere non condividere questa soluzione.

In più si discute su chi dovrà votare il futuro Presidente della Repubblica con in campo la possibilità di allargare la platea elettorale agli eurodeputati.

I tempi sono stretti ma salvo eventuali voti segreti e franchi tiratori,  la maggioranza dovrebbe riuscire a far passare il voto entro l’otto di agosto. Rimangono aperte alcune questioni collegate come la modifica del quorum necessario per le leggi di iniziativa popolare che, secondo alcuni, andrebbe a compensare il vuoto di rappresentatività venutosi a creare con un senato non più elettivo. Tutti punti su cui il governo sembra voglia concedere la massima apertura purchè si arrivi alla fatidica data dell’8 agosto senza riportare ferite morali e reali.


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